27 feb 2019

Boutade ?

Il nostro governo fa la politica del giorno per giorno a tamponare, senza un occhio al domani come prospettiva di riferimento e per capire dove s'intende andare. Ministri con la felpa che fa comodo al momento, o in doppiopetto che non si sa se parlino come tali o come capi di partito in permanente campagna elettorale. Che dicono, disdicono, si contraddicono, imperturbabili.

Non si riesce nemmeno più a distinguere la “boutade”, l'esagerazione della propaganda elettorale dal serio lavoro politico che significa risolvere i problemi dell'Italia e degli Italiani con l'Europa, lavorando insieme agli altri Stati che ne fanno parte: in particolare Germania, Francia, Spagna, che con l'Italia dell'Europa Unita sono stati i precursori.

Per avere un quadro di come stanno le cose si può leggere l'editoriale del direttore uscente de “la Repubblica” Mario Calabresi e del direttore che gli subentra Carlo Verdelli sul giornale del 19 e 20 febbraio scorso.

Tre le priorità a livello planetario vi è ormai quella di una più equa ripartizione della ricchezza prodotta, tra quanti  hanno contribuito a realizzarla ed i meno favoriti; si tratti di pecunia e/o di opportunità che attraverso il lavoro consentono di migliorare la propria condizione personale e familiare di vita.

Dalla buona riuscita di questa operazione dipenderebbe addirittura la pace sociale nei singoli Stati e la pace tra gli Stati stessi.

Ne tratta Thomas Piketty su “la Repubblica” del 19 febbraio scorso rifacendosi alla proposta della senatrice democratica statunitense Elizabeth Warren che insegna diritto all'università di Harvard, di introdurre nell'ordinamento una imposta patrimoniale progressiva del 3-4% sulle grandi ricchezze. Tenendo conto che negli Stati Uniti c'è già una tassa di successione che incide per il 70% sui  patrimoni ingenti.

La totalità del gettito che consegue sarebbe destinato a ridurre le disuguaglianze che sono cresciute negli ultimi 40 anni negli Stati Uniti come in altri Stati democratici con economie di mercato, avendone beneficiato un'alta percentuale di già benestanti a scapito della maggioranza della popolazione rimasta a stecchetto o quasi.

La senatrice proponente e gli esperti con cui sta collaborando ritengono che a beneficiarne indirettamente sarà l'intera società perchè l'aumento del denaro in circolazione è di stimolo per l'economia.

Si lavora perché la proposta assuma il centro del dibattito non solo negli Stati Uniti.

 

Basterà il "contratto di governo" ?

Per le elezioni regionali in Sardegna del 24 febbraio scorso si potrebbe ripetere quanto scritto a proposito di quelle in Abruzzo di due settimane fa, con qualche differenza non da poco: il M5S ha perso ancora più voti; la Lega ne ha guadagnati assai meno di quelli ipotizzati e sperati.

Ma veniamo ai numeri.

Ha votato solo il 53,7% degli aventi diritto.

I candidati alla presidenza della Giunta in base ai risultati di 1731 sezioni su 1840, (possono ancora cambiare di poco le percentuali senza incidere sulla sostanza) hanno ottenuto i seguenti risultati:

-         Solinas, centrodestra, ha vinto con il 47,8% dei voti;

-         Zedda, centrosinistra, secondo con il 32,9%;

-         Desogus M5S, terzo con l'11,2%;

-         Maninchedda, quarto con il 3,4%

-         Pili, quinto con il 2,3%;

-         Murgia, sesto con l'1,8%;

-         Legis, ha ottenuto lo 0,6%.

Il M5S ha perso circa 300mila voti rispetto alle elezioni politiche del 4.3.2018.

Il Partito Democratico è il primo partito dell'Isola con il 13,5%.

La Lega è il secondo con l'11,5%;

Il M5S è il terzo con il 9,7%;

Forza Italia è quarta con l'8,2%.

Penalizzato ormai senza freni il M5S, premiate le coalizioni (formata da ben 11 formazioni quella di centrodestra).

Zedda sindaco di Cagliari ha retto bene il confronto consentendo al Partito Democratico di ricuperare e di essere il più votato.

A differenza delle elezioni in Abruzzo la Lega ha dato un normale apporto di voti alla coalizione di centrodestra ma non così determinante: là il 27,5%, qui l'11,5%.

Solo Dio sa come la Lega potrà continuare a stare al governo dell'Italia contribuendo a deprimere il M5S che, ricordiamolo, ha in Parlamento oltre il 30% mentre la Lega solo il 18% circa.

Basterà il “contratto di governo”?

Per certo l'Italia trarrebbe giovamento da un fisiologico ricambio dei governi a tutti i livelli istituzionali a partire da quello nazionale, interpretando al meglio problemi ed esigenze e traducendoli in progetti di sviluppo armonico in cui maggioranze ed opposizioni diano il meglio di sé per il bene comune e l'interesse generale.

Disciplinandosi e subordinandosi come forze politiche con coraggio e generosità per fare cose buone e giuste con “disciplina ed onore”. (art 54 Costituzione).

 

20 feb 2019

Medico, antifascista, Partigiano.

Di fronte alla montagna di notizie importanti già scegliere quelle più interessanti, utili, meritevoli è un'impresa.

Dopodiché si procede.

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha graziato tre uomini in carcere per avere ucciso: due la propria moglie, uno un figlio.

I primi due perché le loro mogli molto amate erano ammalate e sofferenti da tempo, ormai sul crinale “vita non più vita”, penosi, inumani calvari.

Per il figlio oggetto di amorevoli attenzioni e cure straordinarie, ciò nonostante drammaticamente e irrimediabilmente dipendente dalle droghe insopportabilmente a scapito della vita dei suoi dediti congiunti.

Alle persone graziate il carcere aggiungeva al tormentone detentivo quello coscienziale di avere portato la morte alle persone amate.

Da parte del Capo dello Stato un atto di grande umanità che consente agli interessati di affrontare serenamente il rapporto tra se stessi e le persone amate; intatto, inviolabile e non interrotto dalla morte il legame intimo e unico da sempre in atto tra loro.

È morto Adriano Ossicini, aveva 99 anni. Medico, antifascista, Partigiano.

Durante la Resistenza nascose e salvò numerosi ebrei  all'ospedale Fatebenefratelli di Roma presso cui esercitava.

Senatore della Sinistra Indipendente eletto nelle liste del PCI, con Gruppi autonomi sia in Senato che alla Camera dei Deputati.

Ministro del governo Dini sul finire del '900.

Uomo di fede e di elevata spiritualità, applicate nelle scelte quotidiane di vita. Costruttore di intese e di accordi volti a realizzare il possibile storico di bene comune e interesse generale.

Prodigo nell'utilizzare  credibilità e autorevolezza di cui godeva  per aiutare i bisognosi.

Insegnò e testimoniò con coerenti scelte di vita i valori: libertà, solidarietà, fede religiosa; precorse i tempi fino ad assumere posizioni “da sovversivo”.

Con la Chiesa del Concilio Vaticano II.

Operò sintesi politiche d'avanguardia fondandole sulla fiducia, preparazione e capacità di assumere responsabilità.

14 feb 2019

Pettorali gialli.

Roberto Fico, Presidente della Camera dei Deputati, terza carica alto istituzionale dello Stato, non poteva essere più chiaro e netto qualche settimana fa a “Che tempo che fa” intervistato da Fabio Fazio.

Ha detto sostanzialmente che il M5S è trasversale ai riferimenti ideologici sinistra, centro, destra; pragmatico e fa le cose che reputa lo caratterizzino, con chi ci sta, inventando se occorre un “contratto di governo” come l'attuale in corso con la Lega. Nel quale non c'è la TAV – galleria con linea ferroviaria ad alta velocità per persone e merci da Torino a Lione – perché il M5S è da sempre contrario e tale resta.

Quindi aspettiamoci che il Ministro competente, che dispone dello studio costi-benefici nel quale risulterebbe non conveniente l'esecuzione dell'opera, emani il provvedimento di sospensione dei lavori in corso sul versante italiano; mentre su quello francese e più in generale sul resto non si sa cosa succederà.

Non si conosce in quale veste e per fare cosa il vicepresidente del Consiglio Di Maio insieme al signor Di Battista abbiano recentemente incontrato un leader estremista dei “pettorali gialli” in Francia suscitando un vespaio politico-diplomatico. Sembra che ci si muova a tentoni senza sapere se e cosa di buono e utile ne ricavi l'Italia.

Quanto sia importante sapere le cose per avere chiaro il che fare quando tocca a ciascuno di noi, è ribadito da una inedita iniziativa del quotidiano Washington Post che ha speso qualche milione di dollari per sponsorizzarsi nel corso della finalissima di football americano. Ritenendosi parte integrante del sistema informativo libero da salvaguardare per una democrazia sempre più consapevole e sviluppata negli Stati Uniti.

Il Capo dello Stato Sergio Mattarella ha invitato il governo italiano a schierarsi per la democrazia in Venezuela, superando incertezze e titubanze che hanno caratterizzato le prime dichiarazioni dopo l'auto proclamazione di Guaidó capo dell'opposizione parlamentare a presidente “ad interim”. Per indire le elezioni anticipate del nuovo presidente al posto di Maduro che ha portato il Paese alla penuria del pane e di altri generi alimentari di prima necessità, e ad un'inflazione così alta da renderne ulteriormente problematico l'acquisto.

13 feb 2019

Abruzzo.

Ogni elezione è un importante fatto a sé; assumerlo a paragone fuori dal suo contesto può risultare arbitrario. Non fanno eccezione le recenti elezioni regionali in Abruzzo. Elementi utili che aiutino a capire orientamenti di carattere generale se ne possono comunque trarre.
Mi atterrò quindi a questo schema.
Ha votato solo il 53,7% degli aventi diritto, nonostante si tratti di una realtà relativamente piccola ben nota agli elettori.
I candidati a presiedere la Giunta ed i relativi risultati:
  • Marco Marsilio, centrodestra, ha vinto con il 48% dei voti;
  • Giovanni Legnini, centrosinistra, secondo con il 31,3%;
  • Sara Marcozzi, M5S, terza con il 20.2%;
  • Stefano Flajani, CasaPound, ha ottenuto lo 0,47%.
Il centrodestra ha guadagnato circa 30mila voti rispetto alle elezioni politiche del 4 marzo 2018. Il centrosinistra ne ha guadagnati circa 45mila. Il M5S ne ha persi circa 200mila, cioè quasi la metà.
Sintetiche considerazioni.
Le coalizioni tra forze politiche omogenee hanno giovato elettoralmente. Presentarsi da soli ha penalizzato; per il M5S s'aggiunge lo scontento per i risultati ottenuti stando al governo rispetto alle promesse fatte in campagna elettorale. Nonché inadeguatezze politiche, avventurose decisioni, alcune sbandate.
Nella coalizione di centrosinistra il Partito Democratico ha interrotto il calo di consensi; per certo hanno giovato anche le buone qualità del candidato presidente.
Non altrettanto si può dire per Forza Italia che col 9% di consensi ottenuti continua il declino, nonostante il ritorno di Berlusconi.
L'apporto più consistente alla vittoria del centrodestra è stato fornito dalla Lega che ha raccolto il 27,5% dei consensi; pur restando al disotto dei sondaggi che le attribuivano oltre il 30%. I motivi di questo successo, cui non s'accompagna altro di particolarmente positivo fatto stando al governo, vanno forse ricercati nella forte personalità del suo leader politico, unita ad una sfrontatezza capace di ricavare  dalle situazioni  istituzionali e non il meglio elettorale per sé ed il suo partito.
Nel complesso gli elettori hanno premiato le coalizioni cioè il lavoro di mettere insieme realtà diverse ma omogenee su valori e principi di fondo, indicando il positivo superamento del partito bastevole a sé ed all'Italia.
Riconoscendo il pluralismo delle idee, voci, volontà per una democrazia costituzionale moderna, attiva, progressista, sociale, solidale ed in divenire.
Da tradurre in conseguente buona politica con atti reali e concreti di giustizia distributiva di risorse, opportunità e potere, attuata con perseverante, generosa, fattiva, ininterrotta dedizione
Alternandosi fisiologicamente al governo del Paese, con l'Europa casa comune nel Mondo globale.

8 feb 2019

Donne e uomini.

Gli uomini perseguitano, angariano, uccidono donne; non so se più o meno di un tempo. M'auguro sia meno; nel qual caso sarebbe comunque ancora male, malissimo, drammaticamente inaccettabile.

Azzerare questi comportamenti dev'essere l'obiettivo; che dobbiamo porci tutti iniziando dagli uomini.

Ne tratto da tempo, avendo incontrato ed incontrando nel corso della mia esistenza perlopiù persone di qualità, in particolare donne. A partire da mia mamma poi mia moglie.

Amata la prima perché m'amava con attenzioni e sensibilità proprie e particolari, anticipando addirittura i miei desideri. Mia moglie perché dovevo dimostrarle di meritarla; ed è ancora così.

Le altre donne con reciproci ruoli meno impegnativi: amiche, colleghe, conoscenze nei confronti delle quali ho provato e provo riconoscenza, affetto e desiderio di corrispondere a quanto s'attendono da me, lieto di esserne corrisposto.

Donne e uomini: “flirt” d'assaggio da proseguire con approcci sempre commendevoli e condivisi e relazionati agli scopi per cui si è incontrati.

Quando ci sono sviluppi ulteriori che sfociano in una comune scelta di vita di coppia e familiare con tutte le implicanze che ciò comporta, scattano reciproci e più impegnativi ruoli cui mantenere fede senza se e senza ma.

Fedeltà alla parola data, monogamia, rispetto e fiducia reciproca e tutto quanto s'aggiunge di buono, di bello, stimolante e piacevole che solo il miracolo dell'amore può generare nel corpo e nell'anima di quanti amano.

Se poi arrivano figli l'occuparsene significa operare perché sviluppino al meglio se stessi in divenire sempre, unicum interagenti giovevoli a sé, altruisti e solidali.

Se ad un certo punto di questo percorso uno dei due si ritrova meno contento di quanto gli necessita per continuare, ne parla con l'altro/a (parlarsi spesso è sempre necessario, farlo in circostanze problematiche è essenziale) chiedendo aiuto per capire ed eventualmente correggersi e/o aiutando l'altro a farlo.

Va da sé che se ci si parla è sempre possibile trovare soluzioni condivise ai problemi che si presentano, rinvigorendo addirittura l'intesa e l'amore che sostengono l'unione.

Se però mettendocela tutta la soluzione non si trova occorre prepararsi con umano e civile senso di responsabilità alla separazione, avendo cura di privilegiare le esigenze della prole, specie se non ancora dotata della capacità e maturità di badare a sé stessa.

Così operando e difficile accumulare così tanto malanimo fino a coltivare propositi omicidi e portarli a compimento con lucida follia e crudeltà.

Alle istituzioni infine il compito di prevenire qualsiasi atto che pregiudichi, leda la normale vita altrui; la violenza in “primis” impedendo che produca esiti gravi o addirittura letali.

 

6 feb 2019

Dal netturbino al sommo scienziato.

Dalla rottura di tubi in alloggio sovrastante che per la terza volta hanno impregnato e danneggiato soffitti, muri ed altro sottostante, ho tratto ulteriore conferma che ciascuno deve sapere fare bene il proprio mestiere e risponderne.

Questo deve valere dal mestiere più umile e materiale al più impegnativo ed immateriale: dal netturbino al sommo scienziato.

La responsabilità di chi opera è di natura etica e funzionale ed aumenta con la complessità. Quella etica è massima se il lavoro è intenzionalmente trascurato per avvantaggiarsene in qualche modo.

Qualche esempio.

Il ponte Morandi a Genova è crollato perché le strutture in cemento armato e metallo hanno ceduto logorate dall'uso, e chi di dovere non è intervenuto per tempo.

La diga di detriti, scorie, scarti recentemente spazzata via dalle acque in Brasile era stata costruita così per risparmiare; non mettendo in conto i pericoli immanenti per persone e beni poi perite e travolti.

L'autoproclamazione di Guaidó, già capo dell'opposizione parlamentare, a presidente “ad interim” del Venezuela tende ad evitare che la situazione sociale già grave non degeneri e si giunga sollecitamente a libere elezioni.

Negare l'ormai conclamata relazione tra riscaldamento della Terra e consumo abnorme di combustibili fossili con conseguente grave turbamento di delicati equilibri naturali vitali, da parte di Donald Trump, segnala che egli non sa fare bene il lavoro di Presidente degli Stati Uniti.

La recrudescenza in Italia di episodi riconducibili alle ideologie fasciste e naziste lasciano intendere una noncurante sottovalutazione dal punto di vista della sicurezza dello Stato e dei cittadini da parte del Ministro degli Interni.

Trascurare gli interessi generali ed il bene comune per perseguire vantaggi elettorali da parte di responsabili alto istituzionali, anche nei riflessi diseducativi che si offrono dalla carica pubblica rivestita, induce a considerare inadeguata la loro capacità rispetto ai ruoli ricoperti.

Mantenere vigile il senso critico-propositivo aiuta a valorizzare il lavoro fatto bene; in particolare quello politico immateriale per natura.

Stigmatizzando quanto serve quello malfatto fino a farlo cessare.