3 lug 2012

Italia, olè!

L’Europa è verosimilmente la dimensione nella quale l’Italia costruirà il proprio futuro. Da questo approdo sicuro, potremo continuare ad andare per l’aperto mondo, portandovi quanto le nostre capacità consentiranno; cercando sempre di esprimerle al meglio.

Due circostanza verificatesi la settimana scorsa sono particolarmente significative in proposito.

L’Europa doveva dare un segnale di esistenza in vita come tale, per contrastare la speculazione finanziaria che la considera ambito privilegiato per le sue scorrerie, con gravi danni per tutti.

Dispiegando un impegno straordinario si sono compiuti passi importanti a livello politico, e l’Italia ha fatto la sua parte utilizzando risorse di cui dispone: competenza, affidabilità, serietà.

Questo lavoro ci è stato riconosciuto anche fuori dall’Europa e conterà nel prosieguo. Non è sempre stato così, è la strada giusta, perseveriamo. Se ci aiutiamo possiamo ancora migliorare.

Nel campionato europeo di calcio 2012 l’Italia ha fatto più di quanto si attendeva, arrivando addirittura in finale. Vincendo da inglesi con i cittadini di Sua Maestà, e superando la Germania della cancelliera Merkel, con teutonica disciplina e accuratezza. Tanto da illudere di poterci giocare alla pari la finale contro la Spagna, campione d’Europa e del Mondo.

La fatica accumulata e un po’ di mala sorte ci hanno riportati alla realtà. Forse un approccio più consono alla partita ed un utilizzo appropriato dei giocatori disponibili, potevano evitarci il poker che non meritavamo.

 

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