30 mar 2019

Fiducia.

Gustavo Zagrebelsky e la fiducia come antidoto più potente contro la paura. "la Repubblica" del 28 marzo scorso ha pubblicato un estratto della “lectio” che l'autore ha poi tenuto lo stesso giorno al teatro Carignano di Torino con il titolo: “Democrazia degli atti quotidiani”, nell'ambito della Biennale Democratica 2019 da egli presieduta.

Egli asserisce e dimostra che la paura che intristisce la vita di molte persone può essere contrastata con successo facendo prevalere la fiducia nei rapporti che intratteniamo vivendo normalmente.

Siccome venivo da una esperienza nella quale un deficit di fiducia stava trasformando un normale dirimibile problema in un perverso inestricabile intreccio, c'era già l'occasione per un utile confronto.

I condomini di un edificio utilizzano da tempo modalità di pagamento di quanto dovuto all'Amministratore riducendo all'essenziale le formalità, forti della fiducia tra loro e del regolare corso delle cose. Recentemente ad un pagamento in contanti non s'è trovata la somma relativa. Ricerche effettuate non hanno consentito di saperne di più.

Larvate critiche all'Amministratore per come conduce la vicenda, che diventano esplicite durante l'Assemblea ordinaria per l'approvazione del bilancio ed altro.

Dimissioni su due piedi dell'Amministratore, con invito a soprassedervi e dichiarazioni unanimi di fiducia nei suoi confronti da parte dei presenti; che però non lo assolvono dalla corresponsabilità nell'accaduto, come egli per ragioni di principio aveva chiesto.

Risultato: presa d'atto delle sue dimissioni da parte dell'Assemblea dopo esame del primo punto all'ordine del giorno; interruzione della seduta in attesa di ripartire col nuovo Amministratore, senza  avere convenuto e deciso a chi fare carico della somma mancante e di altre prevedibili sopravvenienze.

Mentre ripartendo dalla dichiarazione unanime di fiducia nei confronti dell'Amministratore si poteva risolvere con buona volontà l'entità degli apporti tra i soggetti coinvolti per rientrare della somma mancante, lasciandolo indenne, e non entrando nel merito dell'addotta ragione di principio, fidandosi.

Perché, ci ricorda Zagrebelsky, “del valore della fiducia si è poco consapevoli forse perché è implicito nella democrazia, un regime politico che si basa sulla tacita promessa di fidarsi gli uni degli altri, cioè non ingannarsi e di non cercare di sopraffarsi gli uni gli altri. [….] Nel linguaggio politico e giuridico la fiducia, tuttavia, compare con parole eticamente impegnative come fraternità e solidarietà”

 

La ricchezza reale.

Dorothea Wierer è la nuova campionessa mondiale di biathlon, uno sport che richiede l'acquisizione-sviluppo di qualità personali molto implicanti.

Si tratta infatti di una specialità con numerose prove a punteggio in cui perseveranza e fortezza durevoli nel tempo fanno la differenza.

Essere poi in una squadra amalgamata in cui ogni componente si diverte a svolgere il ruolo attribuito è essenziale per perseguire efficacemente gli obiettivi fissati.

Producendo e reintegrando le energie occorrenti con modalità personalizzate.

Risultato raggiunto per la prima volta da una atleta italiana; neppure agli uomini era riuscito finora.

A completare la performance azzurra il secondo posto di Lisa Vittozzi.

Questa vittoria dimostra che le nostre giovani generazioni dispongono delle qualità necessarie per farcela confrontandosi con le blasonate concorrenti, specie del nord Europa. Tra cui la capacità di assumersi e gestire responsabilità e di ottenere risultati che alimentano la speranza di un migliore futuro di vita di cui tutti possiamo godere.

Va da sé che per accudire e sviluppare queste qualità ognuno deve fare la propria parte, in un quadro generale nel quale Enti e Istituzioni a tutti i livelli supportano, aiutano e sono di esempio perché ogni persona possa esprimere il meglio di sé e gioirne.

E che ciò rappresenti la ricchezza reale basilare di cui l'Italia intende dotarsi.

 

 

27 mar 2019

La nuova via della seta.

Xi Jinping leader della Repubblica Popolare Cinese con sua moglie Peng Liyuan e una folta delegazione di imprenditori, tecnici, esperti di produzione e di economia in visita ufficiale in Italia per conoscersi meglio e vedere se possiamo fare insieme cose di reciproco interesse.

Dopo intese con il Vaticano per rimuovere ostacoli al libero esercizio delle pratiche religiose, un ulteriore passo verso la normalizzazione dei rapporti tra uno Stato di un miliardo e mezzo circa di abitanti e l'Italia con poco più di sessanta milioni. Se teniamo anche conto della qualità il confronto è certamente meno impari, anche se ci relazioniamo con una realtà di millenaria civiltà.

Niente a che vedere comunque con un cambio di alleanze dell'Italia o di forzature verso l'Unione Europea semmai già orientata a definire una politica comune verso questa “nuova via della seta” ad ampio raggio come viene definito l'attivismo a tutto campo della Cina.

Si tratta anche di un confronto fra un modello economico centralizzato o almeno protetto come quello vigente in Cina e quello di libero mercato praticato dai Paesi a democrazia sviluppata con cui la Cina si relaziona senza soggezione, anzi forse addirittura convinta di disporre di quello più efficiente.

Si ricordi che la Cina possiede una significativa quantità di titoli del debito pubblico degli Stati Uniti; proprio nel momento in cui essi, potenza economica concorrente, si ritraggono la Cina si promuove attribuendo all'espansione dei commerci una nota positiva che va oltre l'aspetto puramente economico.

Una tenzone in cui la sfida dovrebbe essere di fare emergere e utilizzare il meglio di ciascuno.

Mentre la nostra quotidianità è imbarbarita da fatti con i quali non possiamo non fare i conti, come il bus che brucia, con i 51 ragazzi che trasportava in fuga appena in tempo dall'autista incendiario, e le mazzette ricevute da chi riveste cariche pubbliche per svolgere le quali l'art. 54 della Costituzione esige “disciplina ed onore”.

Alimenta la speranza il garrire al vento delle bandiere dell'Italia, dell'Europa Unita, della Repubblica Popolare Cinese e il profetico continuo richiamo del Capo dello Stato Sergio Mattarella ai valori fondanti la moderna convivenza civile, tra cui i diritti umani e sociali e l'integrità degli elementi vitali temperatura, terra, aria, acqua della nostra comune Madre Terra.

19 mar 2019

Un modo rivoluzionario che non ha precedenti.

Tre donne alla ribalta del Mondo che deve cambiare perché la Terra non perisca per l'inquinamento dell'acqua, dell'aria, dell'aumento insostenibile della temperatura ambientale, per gli stili di vita ed i rapporti inadeguati tra le persone ed i popoli.

Greta Thunberg. Ragazzina che testimonia personalmente quanto ha capito si deve fare e senza perdere tempo per salvarci. E viene assunta come riferimento ineludibile, considerando che non si parte da zero.

Jacinta Ardern, la premier neozelandese che testimonia il suo dolore alla comunità islamica indossando il velo e chiedendo perdono per la strage ordita da persone cui l'odio ha obnubilato ogni facoltà umana, uccidendo decine di persone in preghiera e ferendone di più, vantandosene.

Aleksandra Dulkiewicz nuova sindaca di Danzica (Polonia) dopo che il suo predecessore Pawel Adamowicz è stato ucciso durante una campagna a dire poco ostile da parte di media asserviti al potere centrale in deficit di democrazia, parlando con i giornalisti per la prima volta da sindaca ha detto: “Dobbiamo essere buoni e gentili, dobbiamo sorridere, cedere la precedenza quando guidiamo l'automobile, perché gli abitanti di Danzica sono portatori di Bene intrinseco a ogni persona e sono quindi in grado di comportarsi di conseguenza”.

Quanto sopra e successo quasi in contemporanea e va ascritto a livelli di consapevolezza collettiva e diffusa con un salto di qualità ed in estensione ancora tutto da capire.

Ora tocca alle istituzioni a tutti i livelli farsi carico dei problemi denunciati ed operare per la loro soluzione

Con la mobilitazione inedita come coraggio, forza d'animo, disponibilità all'impegno perseverante e consapevole, bandendo ogni violenza, privilegiando sapere e sapere fare, con senso di responsabilità, in modo educato, tanto da indurre gli interlocutori riottosi ad emulare per non essere da meno.

Un modo rivoluzionario che non ha precedenti nella storia dell'umanità, quindi stimolante ed intrigante oltre ogni aspettativa. Da vivere da protagonisti mentre si fanno le cose normali di tutti i giorni.

Parte di un tutto che contribuisce a cambiare il Mondo in meglio, mettendoci il meglio di ciascuno, valorizzandolo.

Con una naturalezza che ha dell'incredibile.

Mettiamo pure in conto avversità.

Ci sono le condizioni per considerarle addirittura un ulteriore stimolo a fare bene.

 

15 mar 2019

Archeologia.

È successa una cosa importante che merita di tornarci su con un (bis): si è laureato con lode in Ateneo un po’ lontano per le mie gambe e gola un nipote.

Così ho atteso la notizia da casa.

Intanto in archeologia, cose da “Machu Picchu” se fossimo in Perù; ma nessuna invidia, semmai invidiati noi a disporre di alternative una migliore dell'altra.

Per l'interessato una sorta di scelta di vita che non ammette repliche.

Andandoci a mettere mani e testa prima possibile; non disdegnando di procurarsi le risorse occorrenti facendo il cameriere di sera in coppia con la fidanzata, ed altri lavoretti così.

Convincendosi strada facendo sulla utilità di rendere accattivante la sua esperienza per giovani che non s'accontentano di quanto propone il mercato.

Quindi disposti  a tentare, provare, investire, raccontando, raccontandosi.

Una tesi così inconsueta più da Gianni Rodari che da scopritore di chissà quali novità nella disciplina scelta. Suscitare curiosità, interesse partendo da inconfutabili traguardi già raggiunti: il Museo Egizio di Torino già alla pari con quello del Cairo.

Immagino con Relatore ambito che aiuta e lascia fare, interviene per stimolare qualità dove c'è interesse. Ed il Museo che si presta al divenire della Tesi, al suo farsi, definirsi.

Con la voglia così grande di fare bene ciò che piace, cui s'aggiungono consapevolezze, autostima che convincono si stia facendo la cosa giusta.

Fino al punto da attendersi addirittura la lode? Si! Lode meritatamente ricevuta.

Come dote da cui ripartire per una vita lieta, piena, gratificante e soddisfacente per sé e quant'altre persone potranno giovarsene nel tempo.

14 mar 2019

Albatro di Laysan.

La più matura femmina di albatro di Laysan, a rischio estinzione, ha prodotto, covato e fatto schiudere a settant'anni suonati un pulcino considerato raro, forse unico evento del genere. Segnale vitale dello strapazzato pianeta Terra cui riferirsi per continuare a fare la propria parte con fiducia.

Per il governo M5S-Lega si tratta dell'ineludibile decisione sì o no alla TAV, che quando si leggerà questa paginetta sarà già stata presa.

In proposito si dispone delle necessarie occorrenti informazioni perché sia sempre ben presente l'interesse generale ed il bene comune, faro che deve guidare  ogni decisione.

Manuel Bortuzzo è la giovane promessa del nuoto italiano ferito poco più di un  mese fa da un colpo di pistola che gli ha paralizzato le gambe. Ha ripreso a nuotare in convalescenza.

Volontà ferrea, impegno, determinazione, autostima sono qualità che giovano non poco a ricuperare quanto possibile della funzionalità della parte del corpo che ha patito la violenza.

Lasciare nulla di intentato è giusto, meritorio, doveroso.

Nicola Zingaretti neosegretario Nazionale del Partito Democratico ha iniziato a lavorarci affinché diventi strumento per l'emancipazione di quanti non hanno altre possibilità per manifestare i propri bisogni, esigenze, necessità e far sì che trovino soddisfazione.

Realizzando convergenze che aiutino le cose buone e utili a camminare spedite. Guadagnandosi in questo modo fiducia e stima diffuse e una partecipazione come scuola di vita.

Preoccupa infine il pervicace ancoraggio del centrodestra parlamentare ad una concettualità e pratica retrive e superate. Che individuano la sicurezza nella disponibilità di armi personali e di leggi che ne facilitino l'uso, anziché rifarsi a moderni buoni rapporti tra le persone e le genti ed alla prevenzione.

 

8 mar 2019

In possesso di regolare biglietto.

Il mattino di qualche settimana fa in possesso di regolare biglietto di viaggio frequento, dopo parecchio tempo, la stazione ferroviaria di Asti

Sottopasso di accesso ai binari interamente rimesso a nuovo con ascensori; tutto in ordine e perfettamente funzionante. Un plauso.

Servizi igienici. Sulla porta un  addetto con sgargiante pettorale: l'entrata costa un euro, legga è anche scritto lì.

Se penso però che in Africa con un euro si sopravvive un giorno ...

Ma qui non siamo in Africa.

Certo, certo però mi pare esagerato: pipì, rinfrescarsi il viso, un sorso d'acqua, per chi ha poco è tanto. Vedrò di aggiustarmi in altro modo.

Arrivederci.

Al binario 1 un altro addetto, analogo pettorale, motorino a mo’ di zaino che aziona un soffione. Puntiglioso percorre il marciapiede rimuovendo foglie secche e pattume che indirizza sul binario.

Respirando lui per primo poi altri nei pressi il pulviscolo sollevato in quantità.

Non sarebbe meglio aspirare anziché soffiare, depositando il tutto negli appositi contenitori  per lo smaltimento?

Leggo che sono aumentate le bollette di servizi essenziali: luce, gas, acqua, senza che gli utenti riescano a comprendere i motivi di questi rincari, sia nel merito che per l'astrusità del linguaggio ricorrente, tipo: “spesa per il trasporto e la gestione del contatore”.

Il libero mercato significa che i deboli sono alla mercè di chi fa e disfà a suo piacimento?

 

6 mar 2019

Intrigante quindi ragionarci.

Nella storia della giovane Repubblica democratica Italiana non si era mai verificato che nel breve volgere di un anno – marzo2018, febbraio 2019 – una formazione politica perdesse fino al 60% dei consensi, pari a 500mila voti circa.

È capitato al M5S nelle elezioni regionali in Abruzzo e Sardegna tenutesi nel mese di febbraio scorso a distanza di 15 giorni l'una dall'altra, rispetto alle politiche del 4.3.2018.

Una marea di elettori: donne, uomini, giovani e anziani che prima premiano poi stigmatizzano in modo eclatante un esperimento politico che tante aspettative ha suscitato, anche per le inconsuete modalità dell'annunciarsi, farsi e divenire.

Intrigante quindi ragionarci per capire perché è successo.

Intanto si tratta di un lavoro positivo che ha portato tante persone ad occuparsi di politica, con immancabili inconvenienti dei neofiti di fronte a problemi più grandi di loro, affrontati escludendo finora ogni contributo esterno.

Proiettati nella dimensione nazionale con preparazione ed esperienza inadeguate.

“Costretti” dal risultato elettorale ad assumersi responsabilità di governo.

Indotti dalle circostanze ad accontentarsi di un partner, la Lega, con un vincolo contrattuale, anziché alleato con il quale condividere gioie e dolori,  con motivazioni accettabili e paritarie. Subendo poi il cinismo di vederlo lavorare più per sé che per il successo della comune impresa di giovare all'Italia ed agli italiani.

Fino al visibile deteriorarsi dei rapporti ed agli scontri sulle cose da fare, quando ed in che modo. Finendo di decidere male o non decidere. Denotando così volontà debole che mal s'addice con ruoli di governo, specie di alto livello.

Invischiati nella vecchia logica del “do ut des”, venendo meno a principi basilari del Movimento.

Promettere senza potere mantenere per ricuperare consensi.

Ritenere erroneamente che il potere sia un valore in sé da mantenere comunque se lo si ha.

Considerare i migranti come accidenti anziché come fenomeno perdurante da governare con l'Europa Unita, lavorandoci

Intrapreso rapporti con governi retrivi con deficit democratici, anziché sviluppare quelli storici coi quali s'è dato vita all'Unione Europea.

Conseguentemente è venuta repentinamente meno la fiducia degli elettori verso gli eletti ed il Movimento.

Rimediarvi è la prova di maturità cui assoggettarsi di buon grado.

 

5 mar 2019

Già trovare la coda m'ha fatto piacere.

Domenica mattina 3 marzo scorso ho votato alle primarie del Partito Democratico per l'elezione del Segretario Nazionale.

Già trovare la coda m'ha fatto piacere, cui s'aggiunge che a dare una mano al seggio c'era il giusto mix di genere e di età: efficienti, competenti, di buon senso.

Dopo di che sono passato in edicola per il giornale, rispondendo sì all'amico edicolante che mi chiede se avevo già votato; al quale domando a mia volta se lui voterà: i tre candidati sono uguali, uno vale l'altro quindi è inutile che io voti perché cambierà nulla, la sua risposta.

Invece cambia e come le cose, obietto, perché ognuno di noi è unico e irripetibile, votare è importante sia a queste primarie che in generale a tutte le competizioni elettorali.

Infatti se non si vota la scelta sarà irrimediabilmente monca, priva della partecipazione degli assenti, anche se di ciò non si avrà immediata percezione.

Come sono andate le cose è ben sintetizzato nella vignetta di Giannelli nella prima pagina del “Corriere della Sera” di lunedì 4 marzo intitolata “La piattaforma del PD”: un podio in acque agitate con Zingaretti n. 1 (con circa il 70% dei voti del milione e mezzo di elettori ) che si tiene alle spalle di Martina n. 2 e Giachetti n. 3 (che si dividono il restante 30%). Si suppone che per entrambi ci saranno ruoli che consentiranno di avvalersi della loro esperienza, capacità e disponibilità.

Anticipando gli auguri per la Festa delle Donne cui m'associo, il Torino Calcio ha consentito il loro ingresso alla partita Toro-Chievo pagando simbolicamente un euro.

Irriducibile e mai domo il Chievo anche dopo il gol di Belotti.

Costanza, tenacia, impegno senza risparmio da parte dei giocatori; capacità dell'allenatore di impiegarli  con compiti che si addicono alle caratteristiche di ognuno, di impostare il gioco tenendo conto di come operano gli avversari e scoprendone i punti deboli. Praticando sempre un gioco accettabile, spesso divertente.

Meritevole perché se la gioca in campo, dimostrando di avere compreso e metabolizzato la penalizzazione di alcuni punti con decorrenza dall'inizio del campionato.