31 mag 2018

Dico, non dico, disdico.

Dopo tre mesi senza riuscire a mettere insieme un governo accettabile con una maggioranza che lo sostenga in Parlamento costituita dalle forze politiche premiate dagli elettori il 4 marzo scorso: Centrodestra e M5S, può essere utile riassumere per sommi capi come sono andate le cose e cosa ci può riservare il futuro.

A provarci con il M5S è rimasta solo la Lega, essendosi sfilati Forza Italia e Fratelli d'Italia alleati con essa alle elezioni

Dopo piroette, tira e molla, dico non dico disdico, e chi più ne ha più ne metta la Lega e il M5S stipulano un patto che ha una gestazione da elefantessa; ne vanno in giro versioni diverse. Quella definitiva viene consegnata per la formazione del governo al prof. Giuseppe Conte Presidente del Consiglio incaricato, il quale la propone insieme all'elenco dei dicasteri e relativi Ministri al Presidente della Repubblica, cui compete la nomina ai sensi art. 92 della Costituzione. Su un dicastero – quello dell'Economia – Sergio Mattarella esprime motivate perplessità.

In questi casi è prassi normale che ragionando si trova una soluzione diversa e appropriata; invece il leader della Lega si irrigidisce e pone l'aut aut: o resta così o il governo non si fa. Uno sberleffo alle prerogative del Capo dello Stato, un inedito conflitto politico-istituzionale, una indebita intromissione nell'esercizio dei compiti del Garante della Costituzione.

Lavoro di mesi vanificato, si riparte da capo.

Intanto mercati e spread incalzano e gli interessi passivi che paghiamo per il nostro rilevante debito pubblico salgono; chi non sta già tanto bene: pensionati, disoccupati, lavoratori a tempo determinato, salariati in generale, sta peggio. Solo chi sta già bene sta meglio o addirittura ne approfitta per avvantaggiarsene ulteriormente.

Sergio Mattarella è sollecito nel correre ai ripari incaricando subito il dr. Cottarelli, esperto di amministrazione dello Stato ed altre Istituzioni ed Enti pubblici, accorto analista per l'adozione di migliorie che razionalizzano e ottimizzano la spesa in funzione degli obiettivi che s'intendono perseguire; non digiuno di procedure, modalità e rapporti politici, di costituire un governo capace e che rassicuri.

Questo atto ha indotto prima il M5S poi la Lega a riconsiderare la situazione, rendendosi disponibili a rimuovere l'aut aut che ha impedito la nascita del precedente nuovo governo.

Se tutto ciò porterà alla formazione di un governo come Dio insegna ben venga; a giovamento per l'Italia e gli Italiani ormai convinti che ci sarà sempre più bisogno del contributo di tutte le forze politiche, e dei cittadini che decidono di occuparsi di politica. Tanto stando al governo quanto all'opposizione. Con responsabilità naturalmente diverse ma con l'obiettivo prevalente del bene pubblico e dell'interesse generale all'interno dei quali trovano posto tutti gli altri interessi legittimi, come sollecita l'etica politica e prescrive la Costituzione.

 

28 mag 2018

Didascalica.

In settant'anni di vita della nostra Costituzione l'Italia ha avuto Presidenti della Repubblica tra l'immenso e l'accettabile; nessuno però è venuto meno a quanto dispone la nostra Carta Costituzionale.

Sergio Mattarella ha tenuto ferma la barra sul suo ruolo nella formazione del nuovo governo dopo le elezioni del 4 marzo scorso, non accettando di ridursi a passacarte nominando Ministro chiunque gli venisse sottoposto.

Operando con alto senso di responsabilità, disciplina ed onore nell'interesse dell'Italia e degli Italiani nell'Unione Europea e con essa nel Mondo.

Circa i cambiamenti di quanto non va in Italia ed in Europa, essi hanno luogo con modalità e l'osservanza della nostra Costituzione e delle norme vigenti nell'Unione Europea, della quale siamo tra i Paesi fondatori.

 

25 mag 2018

Non è la palingenesi.

Costituire un nuovo governo democratico dopo le elezioni del 4 marzo 2018 è un atto ordinario e costituzionale.

Non è la palingenesi.

Alla bisogna provvedono di norma la o le forze politiche che hanno ottenuto il maggior numero di suffragi, e comunque sufficienti per avere la maggioranza nei due rami del Parlamento, ed hanno in comune principi, obiettivi politici, modalità operative e quant'altro necessario per operare insieme.

Nel nostro caso vi stanno provvedendo il M5S e la Lega, quest'ultima già nella coalizione di centrodestra dalla quale si è sfilata. All'opposizione andrebbero la coalizione di centrosinistra col Partito Democratico, la formazione di sinistra Liberi e Uguali, Forza Italia, Fratelli d'Italia ed altri.

Il Presidente della Repubblica ha incaricato il prof. Giuseppe Conte candidato alla Presidenza del Consiglio di trovare i Ministri cui affidare i vari Dicasteri, ed egli sta operando in tale senso.

In campagna elettorale il M5S e la Lega hanno promesso di realizzare interventi per centinaia di miliardi di euro di spesa, non possibili nel corso della legislatura. Quanto prima dovranno spiegare cosa e come ritengono di potere fare concretamente adesso.

Cittadini, famiglie, imprese si aspettano interventi che li aiutino a migliorare la loro vita con il lavoro, che non lascino alcuno solo nelle difficoltà, che modernizzino e migliorino il funzionamento dello Stato, delle Istituzioni ed Enti pubblici, perseverando nell'opera di forte contrasto alla criminalità ed a quella organizzata - mafia, 'ndrangheta, camorra - in particolare, si facciano pagare le imposte a tutti quanti le devono applicando il criterio costituzionale della progressività, e quant'altro emerga nel quotidiano nostro operare in Italia, nell'Unione Europea e con essa nel Mondo.

Quando il governo funzionerà unitamente alla maggioranza che lo sostiene in Parlamento, andrà valutato per quanto fa e come lo fa concretamente, senza pregiudizi di sorta ma anche senza soggezioni.

Affidando alla dialettica democratica il compito di contribuire alla soluzione dei problemi esprimendo la migliore qualità possibile, con l'irrinunciabile contributo critico-propositivo delle opposizioni e dei cittadini singoli ed organizzati che vorranno occuparsene.

 

23 mag 2018

Chi semina vento raccoglie tempesta.

Le elezioni regionali in Valle d'Aosta hanno portato la Lega di Salvini sulla cresta dell'onda dal niente degli ultimi vent'anni; alcuni partiti sono rimasti senza nemmeno la presenza in Consiglio, il Partito Democratico tra questi. Una sorta di plebiscito per il Carroccio che ha stupito perfino il suo leader!

Per il nuovo governo Salvini e Di Maio hanno trovato il prof. Giuseppe Conte che si presta ad essere il candidato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri; circa i candidati ministri si sta ancora cercando.

L'ultima parola spetterà comunque al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, perché così dispone la nostra Costituzione all'art. 92: "Il Presidente della Repubblica nomina il Presidente del Consiglio dei ministri, e su proposta di questo, i ministri".

Qualche giorno fa mentre la signora Ivanka moglie del Presidente Trump inaugurava la nuova ambasciata USA a Gerusalemme, sui confini tra Gaza e Israele si contavano centinaia di morti e migliaia di feriti a seguito del tiro a segno che l'esercito israeliano faceva contro i manifestanti palestinesi lì ormai da settimane perché spinti da esigenze di sopravvivenza cinicamente utilizzate da Hamas con l'Autorità Palestinese praticamente esautorata.

Una vera e propria guerra non dichiarata per "difendere i confini di Israele" dice il governo Netanyahu al Mondo.

Censurata dall'ONU ma senza produrre finora alcunché di concreto che ponga fine alla sanguinosa rappresaglia e riapra la porta alla ricerca di una soluzione fondata su due Stati per due Popoli.

A praticare la quale occorrono doti di volontà lungimirante, capacità, coraggio, abnegazione e rispetto, specie da parte di chi dispone di tutto verso chi non sono rimasti che gli occhi per piangere.

D'altro canto "chi semina vento raccoglie tempesta" come insegnavano un tempo in famiglia già da piccoli.

Solo armonizzando antico collaudato umanesimo con scienza e tecnica avremo persone a tutti i livelli cui possiamo affidare con fiducia la gestione democratica del bene comune e degli interessi generali, aiutati in questo percorso da cittadini sempre più consapevoli, preparati, motivati.

17 mag 2018

Un mare di chiacchiere al vento.

Consentite di ricordare che dopo le elezioni del 4 marzo scorso ed in vista di un probabile governo M5S - coalizione di centrodestra premiati dagli elettori, scrivemmo che il Partito Democratico uscito malconcio avrebbe dovuto fare una opposizione critico-costruttiva volta a cavare il buono possibile nell'interesse dell'Italia che lavora e per aiutare la ripresa economica in corso ed uno sviluppo nuovo che punti sulla qualità, con un'attenzione particolare per quanti - persone, famiglie, attività - sono in difficoltà.

In effetti il M5S e la coalizione di centrodestra si occuparono della formazione del nuovo governo con i rispettivi leader Di Maio e Salvini; quest'ultimo rimasto recentemente solo essendosi sfilati Forza Italia e Fratelli d'Italia.

Purtroppo però da allora ad oggi s'è visto nulla: solo un mare di chiacchiere al vento.

Nonostante il competente stimolo, l'impegno e la perseverante saggia pazienza del Presidente Sergio Mattarella.

Protrarre ulteriormente questa telenovela non è più ammissibile: ci sono indilazionabili scadenze da rispettare che fanno carico al nuovo governo. Né si può trattare di un governicchio perchè sarebbe lo stesso Capo dello Stato a negargli il suo imprimatur.

Quindi o il duo Salvini-Di Maio dimostra di saperci fare generando un governo adeguato, oppure dichiari che non ce la fa e passi la mano.

In quest'ultimo caso sarà verosimilmente Sergio Mattarella a farsene carico ponendo rimedio a manifeste pochezze e insufficienze.

Di cui fare tutti tesoro per evitare ricadute nel prosieguo.

11 mag 2018

Ingeneroso, ingordo, ingiusto, inadeguato, superato.

Proviamo a sintetizzare.

*Donald Trump è fatto a suo modo ma tenuto a bada dai suoi rischia addirittura il Nobel e non è di impedimento ai buoni accadimenti, vedasi riappacificazione tra le due Coree con la rinuncia al nucleare da parte di quella del nord.

*Il libero mercato non ha ancora fatto il suo tempo ed è tuttora valido per la libera circolazione di beni e servizi utili all'umanità nel mondo globale.

*Il capitalismo mostra invece la corda: ingeneroso, ingordo, ingiusto, inadeguato, superato. Prendiamone atto e, nel caso dell'Italia, applichiamo la Costituzione specie quanto dispone ai Titoli III e IV Rapporti economici e politici. E lavoriamo con l'Europa e il Mondo affinché si affermi intanto quanto possiamo fare noi fin da subito.

*Almeno un miliardo di persone non dispone di cibo sufficiente; più di tre miliardi mangia troppo e per di più ne sciupa quanto servirebbe per sfamarle. Facciamo in modo di fare arrivare quanto serve a chi ne ha bisogno.

*Gli armamenti e le guerre costano da matti; e muoiono i combattenti ma soprattutto civili: bambini, donne, anziani; l'accordo peggiore è meglio di una guerra vinta. Lavoriamo per accordi, intese, patti e quant'altro purché intelligente per risolvere i problemi che abbiamo ed avremo.

*La Terra è stressata perché chiediamo all'insieme di cui è costituita: suolo, acqua, aria più di quanto è in grado produrre e riprodurre. Dobbiamo contenere la quantità che è limitata e sviluppare la qualità che è infinita.

*Il pericolo di essere in troppi su questa Terra già in questo secolo e le paure che ciò già comporta e comporterebbe. Niente paure se si migliora per tutti la qualità della vita con priorità per chi sta peggio. Infatti il controllo delle nascite sarà naturale perché affidato a persone con livelli di consapevolezza, stimoli, sensazioni, emozioni, stili di vita idonei e sufficienti a mantenere in equilibrio il sistema naturale vitale nel suo complesso.

Anzi la competitività avrà luogo e si svilupperà tra quanti fanno e faranno il meglio per tutti.

 

10 mag 2018

Sapere dire le cose giuste.

Tra le cose da praticare con indefettibile priorità scelgo queste due: lavorare perché tutti possano lavorare; sapere dire le cose giuste, al momento e nel luogo giusto.

Lavoro, lavoro vero sempre, lavoro conforme alle proprie aspirazioni, capacità, esigenze; lavoro retribuito il giusto, lavoro già presente o da inventare seriamente all'occorrenza; lavoro che rappresenti e venga vissuto come dignità personale e sociale. Innestato su una buona preparazione di base da affinare strada facendo.

Sindacalmente valorizzato e difeso intanto come tale e poi negli specifici in cui si declina.

Inserito in una filiera virtuosa che concorra a realizzare la personalità umana e la società nella quale viene svolto.

Quindi il lavoro come vita.

 

Nella vita di relazione, quindi in politica che lo è per eccellenza, è essenziale sapere dire la cosa giusta al momento e nel luogo giusto; se si nutrono dubbi è meglio tardare a dire o tacere.

Dire la cosa giusta nel momento sbagliato come minimo si spreca un'opportunità, ma spesso il danno è maggiore.

Ne abbiamo la riprova nel lavoro ancora in corso per la formazione del nuovo governo.

Esemplare il comportamento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Non altrettanto si può dire di altri.

Ci sono cascati protagonisti sia nuovi che navigati.

Dimentichi che sapere disciplinare il proprio ego può fare la differenza.

 

3 mag 2018

Vox populi.

Idee maturate leggendo "L'amaca" di Michele Serra, "La disuguaglianza ha mille facce" di Nadia Urbinati, l'intervista alla cestista Mabel Bocchi ("la Repubblica" 27.4.18).

A proposito di quanto dicono i cittadini, vox populi, cui sembrano rifarsi i politici che hanno mano nei tentativi di formazione del nuovo governo dopo i risultati delle elezioni del 4 marzo scorso.

È per certo importante sentire quanto dice la gente ma distillarne il meglio compete a quanti sono chiamati a decidere democraticamente con gli strumenti di cui dispongono, sia personalmente che come istituzioni o altre realtà di cui portano la responsabilità.

Mi pare che questo sia tanto più vero oggi in cui l'espressione del punto di vista personale fa il giro del mondo in tempo reale.

Circa le disuguaglianze sociali, che si sostanziano nel non disporre tutti delle opportunità per conquistarsi ciò che si ritiene utile per vivere meglio, sono certamente fonte di ingiustizie cui rimediare con priorità, affinché con il concorso dei più in condizioni di esprimere il meglio di sé gli obiettivi di interesse generale e del bene comune, possono essere più efficacemente individuati, perseguiti e raggiunti.

Dopo avere letto l'intervista ho appuntato d'istinto: il meglio di due generi fuso in una sola persona. Non soltanto per l'eccellenza cui è pervenuta come atleta, ma per l'utilizzo della propria capacità di pensiero senza fronzoli e l'ottimismo del suo porsi nella vita di tutti i giorni avendo sempre presenti con naturalezza i principi di equità e giustizia cui s'ispira.

Declinando quanto sopra nelle situazioni politiche concrete significa avere sì a cuore le sorti del partito di appartenenza, ma in subordine rispetto a quanto è giovevole per l'Italia e gli Italiani.

In conformità della Costituzione la quale dispone che conoscenza, sapere e sapere fare devono concorrere sia allo sviluppo personale che a quello della società nel suo complesso.