27 gen 2019

Marisa Amato.

È morta Marisa Amato.

La sera del 3 giugno 2017 passava per caso con suo marito in piazza San Carlo a Torino quando la folla che seguiva su grandi schermi la partita di calcio Juventus-Real Madrid improvvisamente fuggì travolgendoli e causando a lei gravissimi danni che la lasciarono paralizzata.

Il suo calvario durò diciannove mesi durante i quali si dedicò alle persone nelle sue condizioni.

Con un sorriso amorevole perfino nei confronti di Torino che, seppure inconsapevole, la calpestò.

Persona bella di una bellezza cui Vito Mancuso nel suo recente libro attribuisce il merito inestimabile di suscitare, indurre, esprimere felicità.

Mentre Zygmunt Bauman ritiene salvifico per sé stessi e gli altri  amare senza riserve.

Un pensiero riverente e grato a Marisa ed ai suoi cari dolorosamente provati, e l'impegno a proseguire nel cammino tracciato da lei con l'esempio.

 

Non rivendicazioni né elemosine.

Il Mondo globale è attraversato dall'indilazionabile necessità di ridistribuire in modo più equo la ricchezza tra tutti gli abitanti che in qualche misura hanno concorso alla sua realizzazione.

Ricchezza intesa come disponibilità di risorse per una vita dignitosa lavorando, ma anche di opportunità per realizzare sé stessi.

Ridistribuzione ritenuta indispensabile per ottenere pace sociale ed il suo sviluppo nel tempo.

Da praticarsi tenendo conto delle realtà con cui si ha a che fare : già avviata e da proseguire e consolidare negli Stati avanzati, ancora embrionale od anche meno dove più problematiche sono le condizioni di vita.

Ponendo la solidarietà umana al primo posto per le decisioni politiche da assumere e la loro attuazione.

In Italia con i governi di centrosinistra qualche iniziativa seppure modesta è già stata realizzata.

Non rivendicazioni né elemosine dunque ma chi può aiuti quanti penano, con senso di giustizia ed attuando la Costituzione.

Questo vale anche per i migranti, umanità che fugge da guerre ed ataviche miserie, con tribolazioni, angherie e peggio prima di approdare in Europa. Evitando che a migliaia muoiano strada facendo.

Queste sono le priorità del nostro tempo, soprattutto per quanti hanno ruoli e responsabilità istituzionali e politiche ai vari livelli.

Questi devono essere  gli obiettivi prioritari del Partito Democratico rimesso a nuovo, escogitando soluzioni originali e coinvolgendo tutti i soggetti interessati.

Facendo concorrere ogni energia disponibile capace di produrre sviluppo solidale, bene e pace tra le persone, le famiglie, nella società, negli Stati e tra di essi.

Connotando con  questo modo di fare, la globalizzazione come luogo.dei problemi e delle opportunità per risolverli.

Non lasciando sola ed in angustie nemmeno una dei sette miliardi di persone che costituiscono l'intera odierna umanità.

21 gen 2019

Lei e lui al bar.

Lei e lui al bar, convenevoli, s'intuiscono amici che non si vedono da un po’; entrambi verso i cinquanta, una cioccolata calda lei qualcosa al rum lui. Nessuna vera al dito anche se oggi non significa più granché.

-       Qualche capello bianco in più,

-       Anche tu, e non li tingi,

-       Qualche acciacco, certo ma nulla che mi metta in difficoltà col lavoro e con altre cose che mi va di fare,

-       In particolare?

-       Aiuto chi è interessato a capire come vanno le cose oggi, perché se ne giovi la qualità della vita compresa la mia … una virtuosa catena di sant'Antonio senza pretese,

-       Già …,

-       Si arriva presto come ben sai ai temi politici: il bene comune e l'interesse generale e se e cosa si può fare per aiutare la buona politica, anche senza avere un impegno diretto con un partito o formazione politica,

-       Avverto che sei aggiornato e continui ad avere un concetto alto della politica: cioè mettere le mani nelle cose della vita, lavorando perché prevalgano quelle buone e così di continuo, perchè il bene ed il male competeranno sempre e nessuno dei due prevarrà definitivamente, almeno su questa terra,

-       Dici bene …,

-       Ne approfitto per chiederti cosa pensi della scelta di Silvio B. di presentarsi capolista di Forza Italia alle prossime elezioni europee, e del fatto che Matteo S. suo alleato nelle elezioni politiche del 4 marzo 2018 in Italia ne cannibalizzi l'elettorato e lo coinvolga in un progetto di destra in cui si riconoscono gruppi estremisti. E del ruolo del Partito Democratico nell'attuale contingenza politica,

-       Per Silvio B. si tratta di ricuperare un po’ di autostima dopo i disastri in  cui è incorso sia personalmente che come leader politico e istituzionale. Inoltre, anche la modesta percentuale di voti che i sondaggi  attribuiscono a F.I. contano perché confluiscono nel Gruppo dei Popolari contribuendo alla sua maggiore consistenza. Circa l'erosione di voti da F.I. verso la Lega mastica amaro ma per ora non è in condizione di impedirlo. Del resto, Matteo S. sta tentando di costruire una Lega di livello nazionale ed europeo su fondamenta inadeguate, nonostante spenda anche il lustro delle due cariche istituzionali di cui è titolare: ministro dell'Interno e vice presidente del Consiglio dei Ministri. Senza queste cariche e/o un risultato alle elezioni europee al disotto delle aspettative potrebbe aprire gli occhi a molti.

-       Abbi pazienza se la sto facendo un po’ lunga….

-       Ma dai …

-       Il Partito Democratico lavora per darsi un gruppo dirigente all'altezza della sfida ed un progetto per l'Italia che assuma il meglio da tutti quelli che vi partecipano. Le condizioni per farcela paiono esserci. Gli sviluppi dipendono dalla capacità di mobilitare i giovani sull'efficacia per loro di quanto si propone e si dimostra concretamente di sapere fare.

-       Grazie, condivido…. E non ti stupire: anch'io sto lavorando sulla stessa lunghezza d'onda!

 

16 gen 2019

Powel Adamowicz.

Powel Adamowicz sindaco di Danzica (Polonia) è stato ucciso a coltellate mentre  partecipava ad una iniziativa pubblica di beneficenza.

L'assassino è un giovane che urlava ossessivamente di vendicarsi di soprusi patiti.

Uccidendo un suo simile che proprio della difesa dei diritti umani aveva fatto la ragione della sua vita, iniziando con Solidarność di Lech Walesa.

Sindaco stimato dalla popolazione per la visione di città aperta, democratica, del dialogo, solidale anche nei confronti dei profughi in fuga da guerre e  ataviche povertà, contribuendo col proprio lavoro a realizzare obiettivi di sviluppo esemplari sul piano economico, culturale e dei rapporti tra i protagonisti della vita civile e dell'attività politica.

Di contrario avviso quindi rispetto al governo nazionale che pratica politiche che dividono e isolano rispetto ai migranti e ai diversi in generale, fomentando incertezza, sfiducia, paure, instabilità.

Fino all'odio che arma la mano assassina aggiungendo male al male in una spirale perversa di "chi semina vento raccoglie tempesta".

Che bisogna contrastare continuando l'opera di Powel Adamowicz, alimentando la spirale virtuosa che coinvolge quanti lo desiderano nella costruzione del "Bene Comune", riconoscendo ad ogni persona il diritto ad una vita dignitosa, cui s'accompagna il dovere di fare la propria parte al meglio con il lavoro, l'impegno e quant'altro occorre per raggiungere gli obiettivi, privilegiando il miglioramento della qualità della vita

Dimostrando coi fatti che comportamenti virtuosi inducono atti emulativi capaci di circoscrivere il male e vincerlo col bene, prodotto e veicolato svolgendo ognuno le ordinarie cose di tutti i giorni.

E che ciò si verifica a tutti i livelli dall'attività più umile a quella eccelsa; con modalità giovevoli a sé e ad altri con cui ci si relaziona.

Estensibili in tempo reale al mondo globale, perché frutto di una quotidianità che ha già cose in comune e sempre di più ne avrà.

Con la naturalezza con cui respiriamo l'aria nella quale siamo immersi.

 

14 gen 2019

Fréjus.

La galleria ferroviaria del Fréjus è stata fortemente voluta da Cavour circa 150 anni fa quando il traffico di merci e persone certamente non la motivavano,  invece la lungimiranza di Camillo Benso ebbe il sopravvento e l'opera si realizzò. In quel tempo l'ingegnere Sommeiller inventò addirittura il martello pneumatico per fare più in fretta e con meno fatica e pericoli.

Ora in questa galleria per ragioni di sicurezza si ridurranno ancora le già centellinate corse dei treni e la si chiuderà senza avere alternative adatte ai tempi.

Oppure l'alternativa è la Tav Torino-Lione ma allora smettiamo di litigare, troviamo l'intesa e pancia a terra per realizzarla senza  indugiare oltre.

Recentemente  Torino ha  ospitato una manifestazione pro-Tav alla quale hanno partecipato trentamila persone gremendo piazza Castello.

Per la sua realizzazione sono già in corso da tempo lavori sul versante francese e su quello italiano.

Raduni no-Tav si susseguono in Valle Susa con scaramucce che tengono impegnate la Forza Pubblica, ed il Tribunale di Torino per giudicare gli autori di reati vari.

Energie umane e denari spesi senza che giovino a risolvere il problema

Ed è un vero peccato perché gli elementi per decidere se proseguire o fermarsi paiono essercene a sufficienza

A breve dovrebbero ancora arrivare le conclusioni di uno studio sui costi e benefici dell'opera, sulla cui base il governo deciderà se fermarsi, con possibili contenziosi che avranno corso nel tempo, o proseguire e terminare secondo intese e contratti stipulati, portando anche un po’ di lavoro in una fase in cui se ne avverte la mancanza.

Si sente anche parlare di referendum cui sarebbero chiamate le popolazioni interessate dai lavori per eseguire l'opera, o quelle dell'intero Piemonte o altro ancora.

Consapevoli dell'immane lavoro fin qui svolto nel corso di lustri e rispettosi delle diverse opzioni che si confrontano, si reputa necessario ora un atto di generosità e senso di responsabilità da parte di chi lo può (deve?) compiere senza pensare ad altro che al bene pubblico ed all'interesse generale.

Dopo di che tornare Cincinnato, con la serena tranquillità di avere compiuto il proprio dovere.

10 gen 2019

La via della bellezza.

"I nuovi eroi" su Rai3 alle 20,25 propone persone normali che hanno fatto cose importanti circa il bene comune e l'interesse generale, forse dando retta più al sentimento che alla ragione. Merito loro certo, ma anche un po' di chi adesso le cerca e propone affinché raccontino e siano d'esempio.

Nella rubrica "Lettere di Corrado Augias" ("la Repubblica" 8.1.19) una donna ricorda il suo impegno nella sinistra a partire dal 1967 ed ancora perdurante, nonostante  i risultati siano stati inferiori alle attese. Ora però essa pretende dal Partito Democratico "un sacrificio minimo": che costituisca cioè un gruppo dirigente "capace di elaborare una visione del Paese giusta, progressiva  e creativa". Suggerirei l'aggiunta di "aggregando il meglio delle capacità assortite disponibili affinché il progetto si affermi e sviluppi vincente".

Ne "L'Amaca" Michele Serra ("la Repubblica" citata) si duole delle modalità inconsuete e sciatte adottate dalla Rai per conoscere,  avvicendare persone incaricate e personale di ruolo, fino ad immaginarsi spiritosamente una di loro disponibile ad immolarsi, se autorizzata però ad occuparsene personalmente affinché si salvino dignità delle persone e  lingua italiana strapazzate.

Nelle Feste appena trascorse al parrucchiere di cui m'avvalgo sono morte la mamma avanti negli anni ed una cara parente di trentatrè anni, nel fiore della vita, mamma di tre figlioletti.

Ragionando ci siamo chiesti se quest'ultima non fosse vittima di un destino  avverso o di un dio incomprensibilmente iniquo.

Convenendo infine che a tutti la vita è offerta per esprimere e manifestare se stessi e la propria unicità. Varierebbe invece il tempo dato per ottenere questo risultato; con il perché ancora da scoprire.

Vito Mancuso con "La via della bellezza" (Garzanti, 2018, € 16.00), sottopone inedite, stimolanti riflessioni su come la Bellezza aiuti a vivere meglio, se colta nelle sue molteplici espressioni e con questa finalità.

Scoprendo la Bellezza nelle azioni, cose, luoghi e situazioni più impensate.

 

7 gen 2019

Aveva 48 anni.

Il 15 gennaio prossimo ricorre il centenario della morte di Rosa Luxemburg assassinata nei dintorni di Berlino da paramilitari del governo controrivoluzionario tedesco.

Aveva 48 anni.

Attiva da sempre per l'emancipazione umana e politica dei lavoratori. Intellettuale fiera e combattiva, marxiana innovativa e capace organizzatrice.

Votata alla causa in una fase storica tra le più turbolenti in Europa, in cui lo scontro di classe raggiunse l'acme.

Antesignana testimoniò con la vita la possibilità di praticare la politica con umanità apportandovi qualità.

Onore al merito e imperitura riconoscenza.

I sindaci d'Italia sono preoccupati di cosa può capitare applicando alla lettera il decreto sulla sicurezza voluto e difeso ad oltranza dal ministro dell'Interno. E chiedono di rimetterci mano per espungere quanto non giova o addirittura potrebbe nuocere.

Il ministro anziché apprezzare questo contributo critico – costruttivo li ha definiti “traditori”.

Meglio atei che ipocriti avrebbe detto recentemente  Papa Francesco, forse per la semplice ragione che professarsi tali comporta l'assunzione delle relative responsabilità.

Mentre essere ipocriti significa fare i propri comodi senza curarsi d'altro.

Sergio Mattarella Presidente della Repubblica nel suo messaggio di fine anno agli Italiani ha ottenuto ascolti elevati e consensi diffusi. In particolare per il suo richiamo ad adottare comportamenti educati e rispettosi nel fare politica da parte di chiunque rivesta cariche pubbliche e istituzionali ai vari livelli.

E per l'affermazione che il potere di cui si dispone va utilizzato non per prevalere ma per affermare e realizzare con competenza, pazienza e determinazione il bene comune e l'interesse generale.

Tra cui si può annoverare il dare lustro alla carica arricchendola di buoni esempi concreti e di autorevolezza.