26 nov 2012

Italia bene comune

Quattro milioni di cittadini hanno votato alle primarie del centrosinistra del 25 novembre per scegliere il candidato alla presidenza del consiglio nelle elezioni politiche di primavera.

Decine di migliaia di volontari negli oltre 9 mila seggi in tutta Italia hanno operato efficacemente per la buona riuscita della competizione.

“Italia bene comune” rappresenta il motto e contiene le linee programmatiche cui ci si atterrà nel prosieguo del lavoro.

I primi dati: Bersani 44,6%, Renzi 36,6%, Vendola 14,6%, Puppato 2,9%, Tabacci 1,1%. Una domenica di festa per la democrazia, con un via vai continuo di persone dalle 8 alle 22 ed anche oltre per consentire a tutti di votare.

Siccome nessuno dei candidati ha raggiunto il 50% più uno dei voti, domenica prossima 2 dicembre si terrà il ballottaggio tra Bersani e Renzi che hanno ottenuto più voti.

Il risultato finale è tutt’altro che scontato anche se 8 punti separano i due contendenti alla sfida finale.

Le persone che hanno votato al primo turno possono votare al ballottaggio senza altre formalità. Quante voteranno solo al secondo turno dovranno sbrigare invece quelle previste.

Il succo che si può trarre è che i cittadini sono preparati, e disposti a fare anche sacrifici per contare direttamente e personalmente nelle scelte che li riguardano.

Di questo devono tenere conto i partiti e la politica per stabilire rapporti concretamente nuovi con gli elettori.

Che il centrosinistra ci sia arrivato per primo e perseveri è di buon auspicio oltre che per sé soprattutto per l’Italia.

 

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