13 apr 2017

E la sera facendo la conta.

Immagino che ciascuna persona di questo tempo sia costituita per il 50% di buone intenzioni e per l'altro 50% di altro meno commendevole e che tutte le mattine si svegli ed operi per fare prevalere le prime anche se di poco. E la sera facendo la conta accerti che non sempre c'è riuscita.

Quindi che la vita scorra in fretta alternando successi, pareggi e sconfitte che danno luogo ad una classifica tutta personale nella quale si occupa un posto che si reputa accettabile; al disotto del quale ne scapiterebbe la qualità della vita.

Pervenendo alla conclusione che solo il bene praticato normalmente gratifichi e renda intimamente sereni o – perché no – addirittura felici.

In barba alla diceria che vorrebbe i buoni relegati in ruoli magari importanti ma limitati alla testimonianza, cioè non incidenti nella realtà del proprio tempo.

Per converso ci si trova frequentemente di fronte a comportamenti che contraddicono questo assunto, come l'improperio, male parole, calunnie, menzogne, denigrazione delle persone utilizzati come strumenti usuali per prevalere, nel piccolo fino al mondo globale ormai interconnesso in tempo reale.

Come prevenire, rintuzzare e rimediare a questo insensato modo di fare ?

Intanto sostituendo all'alterco ed alla verbosità invereconda il rispetto e la fiducia verso chiunque: Poi valorizzando il vissuto e l'etica delle persone cui affidare le cure dell'interesse generale e del bene comune in posti di responsabilità a tutti i livelli, ed esercitando cammin facendo normali verifiche democratiche del loro operato.

In altre parole si tratta del diritto-dovere per tutti di occuparsi di buona politica e di produrne con gli strumenti previsti dalla Costituzione, in primis i partiti ed altre organizzazioni democraticamente operanti.

La buona politica intesa come l'arte del possibile capace di fornire risposte soddisfacenti ai problemi che angustiano a partire da chi sta peggio ora e qui e con l'occhio lungo al mondo. Dicendo con tranquilla fermezza pane al pane e vino al vino senza preoccuparsi della rielezione al termine del mandato.

Dandosi come priorità il lavoro per tutti come fonte di reddito per vivere e per dignità, ovvero disporre del necessario qualora esso venga temporaneamente meno; poi la previdenza e assistenza, la salute e salubrità ecoambientale, la solidarietà,  sicurezza, socialità e pace.

Almeno questo dovremmo fare senza tergiversare, mentre godiamo del bello e buono di questa nostra meravigliosa Madre Terra da tramandare integra ai posteri.

 

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