2 giu 2017

Miscellanea.

Donald Trump l'abbiamo compreso meglio durante il suo recente viaggio in Italia per la riunione del G7 a Taormina sui principali problemi del Pianeta.

È quel che è; dobbiamo farcene una ragione e  cavarci il meno peggio. Quindi non crucciarsi più di tanto e non confonderlo con il popolo americano che l'ha eletto e sa come trattarlo se debordasse.

Per parte nostra, dice bene Angela Merkel,  dobbiamo continuare a lavorare per un'Europa continentale federata aperta, capace di utilizzare al meglio le sue intelligenze, i saperi, le capacità e potenzialità culturali ed economico-produttive per il piacere di vivere bene ed in  pace.

Papa Francesco in visita ad uno stabilimento ha detto che il lavoro per tutti è meglio del sussidio. E che c'è un'abissale differenza tra intraprendere secondo lo spirito e la lettera della nostra Costituzione e  speculare, cioè arraffare per il proprio esclusivo tornaconto. Una mirabile sintesi che vale un'enciclica

Nella recente intervista televisiva di Gianni Minoli a Vincenzo Boccia presidente di Confindustria s'è visto un serrato, serio e chiaro confronto sull'economia e sul lavoro con  i protagonisti che non si sono sottratti a fare ciascuno il proprio mestiere, senza ricorrere ai trucchetti di dire solo le cose che piacciono e non quanto serve per capire  meglio e farsi un'idea propria su quanto si discute.

È emerso che per lavorare tutti bisogna lavorare meglio e produrre quanto serve per mantenere in salute psico-fisica e contente le persone, salvaguardando il Pianeta e tutto quanto esso contiene di vitale. E che tutti dobbiamo operare avendo in testa questi obiettivi.

Il dibattito politico in corso può concludersi con un'intesa per approvare in Parlamento la nuova legge elettorale “alla tedesca” che consentirà di esprimere un vincitore in grado di formare subito ma non da solo il governo; fisserà inoltre la percentuale minima d “sbarramento” che indurrà le piccole formazioni ad allearsi per eleggere dei parlamentari.

Non un pateracchio quindi né la quint'essenza del meglio, ma il possibile oggi.

A legge approvata sarà il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a decidere se indire le elezioni in tempi ravvicinati o attendere la scadenza naturale della legislatura.

 

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