5 ott 2017

Con la sua testa.

A proposito dell'uso della ragione ho letto non ricordo dove, che Papa Francesco verso i quarant'anni si rivolse ad una psicoterapeuta che gli fu di grande giovamento.

Quindi la fiducia dei credenti in Dio non è inficiata dal ricorso alla ragione, in questo caso scientifica e professionale, per risolvere i problemi che ci toccano nel corso  della vita.

Perché è la pratica del bene in sé, il retto atteggiamento esistenziale, con tutto noi stessi: preghiera, ragione e quant'altro si possa escogitare, che non solo non confligge ma nobilita i comportamenti ed apre scenari ed opportunità nuove ed imprevedibili.

Se con questo spirito si pratica la politica ci si fida più dell'empatia di Romano Prodi che dei sondaggi, secondo cui sostenere  lo "jus soli" cioè la legge sulla cittadinanza italiana ai figli dei migranti che posseggono i requisiti di cittadini a pieno titolo, farebbe perdere voti. ("la Repubblica" 15 settembre scorso).

Infatti il Professore sa bene che l'empirica conta dei voti necessari per approvarla in Senato non raggiunge ora il numero sufficiente. Quindi suggerisce che la buona politica spieghi pazientemente e bene la sostanza del provvedimento con i pro ed i contro utilizzando il meglio della ragione; fidente nelle capacità di cittadine e cittadini di fare prevalere l'utilizzo della testa rispetto alla pancia su cui puntano i profeti di paure e sventure finora prevalenti nei sondaggi.

Rintuzzabili e superabili se la politica ritorna ad essere un servizio alla comunità perché ognuno possa meglio comprendere come stanno le cose e decidere di conseguenza.

Con la sua testa.

 

 

 

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