3 mag 2018

Vox populi.

Idee maturate leggendo "L'amaca" di Michele Serra, "La disuguaglianza ha mille facce" di Nadia Urbinati, l'intervista alla cestista Mabel Bocchi ("la Repubblica" 27.4.18).

A proposito di quanto dicono i cittadini, vox populi, cui sembrano rifarsi i politici che hanno mano nei tentativi di formazione del nuovo governo dopo i risultati delle elezioni del 4 marzo scorso.

È per certo importante sentire quanto dice la gente ma distillarne il meglio compete a quanti sono chiamati a decidere democraticamente con gli strumenti di cui dispongono, sia personalmente che come istituzioni o altre realtà di cui portano la responsabilità.

Mi pare che questo sia tanto più vero oggi in cui l'espressione del punto di vista personale fa il giro del mondo in tempo reale.

Circa le disuguaglianze sociali, che si sostanziano nel non disporre tutti delle opportunità per conquistarsi ciò che si ritiene utile per vivere meglio, sono certamente fonte di ingiustizie cui rimediare con priorità, affinché con il concorso dei più in condizioni di esprimere il meglio di sé gli obiettivi di interesse generale e del bene comune, possono essere più efficacemente individuati, perseguiti e raggiunti.

Dopo avere letto l'intervista ho appuntato d'istinto: il meglio di due generi fuso in una sola persona. Non soltanto per l'eccellenza cui è pervenuta come atleta, ma per l'utilizzo della propria capacità di pensiero senza fronzoli e l'ottimismo del suo porsi nella vita di tutti i giorni avendo sempre presenti con naturalezza i principi di equità e giustizia cui s'ispira.

Declinando quanto sopra nelle situazioni politiche concrete significa avere sì a cuore le sorti del partito di appartenenza, ma in subordine rispetto a quanto è giovevole per l'Italia e gli Italiani.

In conformità della Costituzione la quale dispone che conoscenza, sapere e sapere fare devono concorrere sia allo sviluppo personale che a quello della società nel suo complesso.

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