Obama. E’ parso un po’ appannato e stanco nel recente confronto con Romney. Ma ce la farà per il secondo mandato, perché l’America sa che ha lavorato sodo e bene;
Merkel. Sta facendo buone mediazioni perché la Germania svolga un ruolo positivo per un’Europa solidale e federale;
Hollande. E’ serio, ha buone idee, fa quanto promesso; se ne giovano la Francia e i Paesi cui sta a cuore andare avanti insieme;
Monti. Non è un semidio ma sa fare bene le cose che servono. Merita continuare ad avvalersene, sperando che la voglia non gli venga meno;
Renzi. Deve potersela giocare fino in fondo, alla pari con gli altri contendenti, e il Pd opererà perché così sia;
Della Valle. Un sasso in piccionaia, l’invito agli imprenditori a fare la loro parte per superare le difficoltà in cui versiamo;
Grillo. La democrazia deve essere capace di discernere il buono in ciò che dice, e farne un uso appropriato;
Formigoni. La recente condanna in primo grado a dieci anni di Daccò per reati che riguardano il pubblico denaro, lo indurrà a ritenere almeno imbarazzante la sua frequentazione e a trarne le debite conseguenze?
Un amico. M’ha recentemente ricordato che dove c’è democrazia ogni popolo ha quella che si merita; ed anche che non piangersi addosso e non darsi per vinti può migliorarla;
Fornero. E’ una “ruscona” e già questo la salva; se poi si dedicasse anima e corpo a mantenere il lavoro che c’è ed a promuoverne di nuovo, “santa subito” sarebbe lo slogan più scandito.
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