9 mar 2013

Giardino del mondo.

Sintetizzo un recente scritto perché lo ritengo di buon piglio, stimolante e incoraggiante nel difficile momento che attraversiamo.

L’autore G. R. di Asti “vecchio socialista riformista (nel solco del pensiero di Bobbio)” analizza l’attuale drammatica questione sociale e l’impoverimento generale del nostro Paese e suggerisce “come rimedio urgente il ricorso all’antico mutuo soccorso”.

Partendo dall’idea W. Schäeuble ministro tedesco delle finanze di parcheggiare il debito pubblico eccedente il 60% del Pil in apposito fondo speciale, l’autore ipotizza di ricomprarcene nel tempo una parte, chiamando a farlo ogni singola consistente ricchezza mobiliare e immobiliare con criteri di progressività, ed indica le modalità concrete con cui operare per dimostrare la fattibilità della proposta. La sua idea è che il capitale abbia avuto in tutti questi anni la possibilità di crescere soprattutto “per la tenuta e la non ribellione della comunità nazionale nonostante l’enorme quantità di giravolte e insensatezze di operatori finanziari di governi e non”.

Riferendosi poi al libro di N. Penelope “Soldi rubati” ritiene che al recupero di ulteriori importanti risorse possa concorrervi la lotta all’evasione fiscale, alla corruzione, alla contraffazione ed alla criminalità organizzata.

“Pensate che ritorno di immagine avrebbe questo scatto di orgoglio, che impatto positivo sui mercati di tutto il mondo! Un progetto innovativo capace di mobilitare le energie migliori del Paese, così come avvenuto in passato in momenti altrettanto difficili”. [….] Perché “tutte le persone di buon senso, che usano il proprio cervello per analizzare l’odierna società nel suo divenire, capiscono che il mondo sta irrimediabilmente cambiando”.

Dopo aver auspicato Barbara Spinelli come prossimo Presidente della Repubblica, l’autore così conclude: “Penso, nonostante tutto, alla grandissima fortuna di essere nati qui, perché qui abbiamo il più grande patrimonio artistico e culturale del mondo. Abbiamo luoghi, terre, vulcani e montagne spettacolari, isole da favola e siamo protesi al centro del mare, il nostro mare che considero il liquido amniotico della civiltà occidentale.

Ma di come dovremmo essere il giardino del mondo è un altro discorso”.

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