Continente Africa. Nazione Kenya. Villaggio nell'entroterra con l'oceano indiano all'orizzonte. Popolazione cristiana e musulmana. Vi si trova un orfanotrofio.
È presente da tempo un'organizzazione umanitaria che opera a beneficio degli abitanti, specie dei bambini.
Rita Fossaceca è cofondatrice e volontaria dell'organizzazione, lavora come radiologa all'ospedale maggiore di Novara ed è ricercatrice universitaria. In passato è stata più volte nel villaggio.
Questa volta vi si è recata portando in dono un ecografo con quale ha migliorato l'assistenza sanitaria fornita dalla locale infermeria. Con lei c'erano pure i genitori ed uno zio sacerdote.
Benvoluta e stimata dalla comunità locale aveva trascorso il tempo previsto e si apprestava a rientrare in Italia.
La sera precedente alcuni rapinatori armati sono entrati nell'abitazione minacciando lei i suoi parenti e due collaboratrici. Rita s'è parata di fronte a loro invitandoli a desistere parlando la lingua del posto. Nella concitazione viene esploso un colpo di pistola che la uccide.
Tempestive indagini della polizia hanno portato all'arresto di alcune persone sospettate del tentativo di rapina conclusosi in tragedia.
Rita Fossaceca bella persona, entusiasta, capace, generosa, altruista fino al dono di sé.
Per evitare che il male assuma gravità tale da porre a repentaglio la vita di quanti gli oppongono il bene c'è un solo modo: spezzettarlo facendo ognuno la nostra parte affrontandolo sul nascere, o meglio ancora prevenendolo.
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