29 nov 2016

Zona Cesarini.

Molte persone decideranno in “zona Cesarini” – calciatore che segnava spesso negli ultimi minuti della partita – se andare alle urne per il referendum di domenica prossima 4 dicembre.

Sarà decisiva la comprensione almeno per sommi capi per cosa si vota.

Il Parlamento dopo avere discusso molto ha deciso delle modifiche alla seconda parte della  Costituzione riguardante “L'ordinamento della Repubblica” cioè il funzionamento dello Stato come già fatto alcune volte in passato, senza toccare la prima parte che detta i “Principi fondamentali”.

Vediamole insieme.

Si tratta della riforma del Senato riducendo i suoi membri dai 315 attuali a 100. Con compiti nuovi volti soprattutto a supportare lo sviluppo dei territori regionali, piuttosto che di “controllo” legislativo come ora

Saranno eletti tra i consiglieri regionali in carica e non percepiranno emolumenti.

Abolizione del CNEL ( Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro) diventato obsoleto.

Meno burocrazia e più impegno del Parlamento per le istanze espresse direttamente dai cittadini con disegni di legge ed in altre forme.

Snellimento delle procedure, efficienza e considerevoli risparmi di spesa.

Se prevarranno i “Sì” le modifiche entreranno in vigore.

Diversamente tutto resterà com'è adesso con lungaggini, tira e molla cui s'era già cercato di rimediare in passato senza riuscirci.

Qualunque sia il risultato del referendum il governo in carica potrà proseguire il corso della legislatura.

Se decidesse altrimenti sarà il Presidente della Repubblica ad occuparsene.

Buon referendum a tutti!

 

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