Questa uscita (speciale) per relazionare tra loro tre fatti concomitanti che possono avere in serbo cose buone ed utili.
La vignetta di Altan in prima pagina de "la Repubblica" del 22.9 scorso in cui c'è un uomo in piedi con giacca e cravatta d'ordinanza, un tovagliolo piegato sul braccio sinistro, che dice: “Se avete creduto alle promesse, vuol dire che erano credibili”. Suppongo si tratti di chi è nell'impossibilità di mantenere fede alle promesse cui è ricorso per ottenere consensi e voti, ed esprime incongruenze a ripetizione per dilazionare la resa dei conti, ledendo gravemente il principio di comportarsi “con disciplina ed onore” nello svolgimento di funzioni pubbliche, contenuto nell'art.54 della Costituzione.
Elsa Fornero, piemontese, canavesana, capace, convincente, perseverante, affidabile, docente universitaria di economia, è autrice della riforma delle pensioni che porta il suo nome durante la sua partecipazione come ministro al governo Monti, voluto da Giorgio Napoletano Presidente della Repubblica per evitare il fallimento del Paese sull'orlo del quale l'aveva portata l'ultimo governo Berlusconi.
La si ricorda in televisione piangente, affranta per dovere pesare sui pensionati non trovando strade più eque per distribuire i sacrifici. È tuttora coraggiosamente disponibile a spiegare perché e percome la riforma fosse indispensabile per salvare il Paese.
È stata ancora recentemente a La7 "8 e mezzo" con Lilly Gruber collaborativa nell'individuare parti della legge suscettibili di miglioramenti sulla base dell'esperienza applicativa ed in un contesto non più così drammatico come allora.
Ad essa va riconosciuto di essersi comportata "con disciplina ed onore" e di mantenere tuttora questo lodevole stile di vita.
È indispensabile aggregare realtà organizzate e diffuse nella società per rappresentare un'alternativa all'attuale governo pasticcione, e si chiede al Partito Democratico di farsene carico con generosità politica e per senso dello Stato.
Anche a tale scopo è stata organizzata una manifestazione nazionale a Roma domenica 30 settembre in piazza del popolo alle ore 14.
Sono invitati tutti i democratici che pensano la Costituzione capace di sostenere un ricominciamento in cui tutti abbiano la possibilità di vivere dignitosamente col frutto del proprio lavoro e partecipare a pieno titolo alla vita della società in cui si è.
Sviluppando opportunità, qualità, giustizia, solidarietà apprezzabili conducendo una vita normale in libertà e pace.
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