I cento giorni della luna di miele del governo M5S-Lega sono terminati e se ne può trarre il succo.
A quanti compete per ruolo farlo: dal Presidente della Repubblica al sindaco del comune più modesto, passando per il Presidente della BCE a quello dell'Inps, al Ministro dell'Economia ed altri, in qualche modo si sono già espressi. I cittadini che lo desiderano un'idea se la sono fatta, anche se gli elementi disponibili non abbondano.
Vediamone alcuni.
Dopo un avvio tranquillo e rassicurante lo spread ha preso quota ed oscilla tra i 200 ed i 300 punti, che significa qualche miliardo di interessi in più all'anno da pagare sul debito pubblico.
S'è chiuso il capitolo Ilva acciaierie con "l'accordo possibile" che conferma il posto di lavoro per oltre 10 mila dipendenti la perdita di circa 3mila e miglioramenti di salubrità ambientale al di sotto delle attese e delle promesse.
Il "reddito di cittadinanza" non arriverà nella consistenza ed estensione promesse; forse un primo tentativo per dire che si parte.
La legge Fornero sulle pensioni resta sostanzialmente com'è con aggiornamenti dettati dall'esperienza maturata.
TAV in corso di realizzazione. Nel governo i sì ed i no si contendono la scena, ma chi lavora ha bisogno di chiarezza che non c'è.
La promessa riduzione delle tasse non è all'ordine del giorno e non lo sarà per un po’: forse un simulacro.
Migranti. Il problema c'è, ci sarà, durerà perché le cause che lo determinano non sono state affrontate. L'Europa può e deve fare di più e meglio ed occorre lavorare insieme per questo. Dal governo solo contraddittorie, truci prese di posizione senza sbocchi concreti.
Ministro dell'Interno esorbita e deborda ma tira dritto perché i sondaggi lo danno vincente.
In politica estera assunti e coltivati rapporti coi leader più retrivi e contrari a che l'Unione Europea evolva come realtà continentale sovrana che aiuti e dia forza ad ogni singolo Stato di cui è costituita.
La politica di questi leader è stata recentemente sanzionata dall'Assemblea dell'Unione che ne ha stigmatizzata la pericolosità
Nel Mondo analoga ambigua frequentazione di leader ai quali l'Europa unita va di traverso: uno per tutti Donald Trump; ma negli Stati Uniti la democrazia s'è dotata di strumenti per rimediare a questi eccessi.
In Italia c'è la Costituzione da applicare e tanto basterebbe.
Speriamo di farcela.
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