3 nov 2011

Coraggio

Coraggio, facciamo insieme un piccolo, essenziale passo, presto, senza indulgere oltre: consentiamo al presidente del consiglio di andarsi a godere la pensione che gli spetta senza angustie, serenamente e troviamo una persona vitale e capace che lo sostituisca, avviando tempestivamente la realizzazione di quanto promesso all’Europa per uscire dall’impiccio. Definendo i dettagli strada facendo.
Lavoro impegnativo, che richiede una durevole intesa politica e sociale, per ripartire equamente i costi dell’operazione, affinarla e renderla complessivamente giusta, equa, compatibile.
Di certo la maggioranza: cittadini, famiglie e imprese può fornire già da subito un apporto concreto, intanto lavorando e producendo, poi acquistando quanto le serve, purché la si ponga nelle condizioni di poterlo fare. Per parte sua la minoranza che possiede circa la metà della ricchezza in Italia, dovrebbe anticipare una parte consistente delle risorse per realizzare queste condizioni. Con modalità che permangano nel tempo e la possibilità di ridurre il proprio impegno, man mano prosegue il risanamento e si consolida lo sviluppo.
Una corale azione di solidarietà nazionale che gioverebbe alla credibilità del nostro Paese, con immediate, positive ricadute sul piano finanziario e di contrasto della speculazione.
Per evitare ricorrenti tragedie come quelle recenti in Liguria e Toscana, è necessario investire preventivamente in sicurezza idrogeologica ed ambientale, almeno quanto ora si spende per riparare i danni, dopo aver pianto i morti. Iniziando dalle realtà più a rischio: rimboschimento dei versanti dei bacini imbriferi; ripristino e manutenzione costante e continua nel tempo delle opere di regimazione delle acque meteoriche, per la loro permanenza in sito e il deflusso di quelle eccedenti.
Considerando le mutate condizioni atmosferiche, che comportano la stessa quantità di pioggia nel corso dell’anno, distribuita però su meno giorni e particolarmente intensa e concentrata in alcuni.
Intanto le popolazioni colpite siano aiutate a riattivare normali condizioni di vita e di lavoro.
Nei giorni 11, 12, 13 novembre 2011 si terrà ad Asti presso il Circolo Dopolavoro Ferroviario, Via al Mulino, 8 la Festa del Partito Democratico. L’occasione è buona per verificare come prosegue l’impegno per rendere il partito più capace di aiutare cittadini, famiglie, imprese a trovare risposte e intraprendere azioni efficaci per risolvere i gravi problemi riguardanti il lavoro, le condizioni di vita, l’economia, il futuro. E quanto di questo impegno può già trovare concreto riscontro in occasione del rinnovo di sindaci e consigli nelle elezioni della primavera prossima ad Asti ed in altri comuni della provincia.




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