18 nov 2011

Vacche magre

Siccome è vitale per l’Italia che la legislatura continui con il nuovo governo Monti, l’on. Maria Teresa Armosino, presidente della provincia di Asti, dovrà optare per una delle due cariche attualmente cumulate. Quantomeno questo sembra essere l’obiettivo che si prefigge concretamente l’iniziativa avviata recentemente da Futuro e libertà.
Se in attesa del giudicato l’interessata decidesse spontaneamente di destinare alla solidarietà uno dei due corrispettivi percepiti, si tratterrebbe di un tangibile, apprezzabile gesto in questo tribolato tempo di crisi.
Questa semplice notizia di cronaca – con aggiunto auspicio – per sollecitare il ritorno ad una sobria normalità, di cui s’è quasi persa la memoria, in particolare per quanti occupano cariche pubbliche di rilievo (art. 54 Costituzione).
Sobrietà che invece è ben presente nei nostri piccoli comuni a stecchetto, costretti a fare salti mortali per garantire i servizi essenziali di competenza. E non di rado a surrogare inadeguatezze altrui, per il fatto di essere direttamente a contatto con le difficoltà e le traversie che cittadini, famiglie e imprese devono superare per sfangarsela.
Con le elezioni amministrative alle porte, temi come questi sono di particolari attualità. Intanto perché in tempi di vacche magre la scelta di candidati sindaci e consiglieri non potrà contare su un numero elevato di persone disponibili. Poi ci sono adempimenti e responsabilità che gravano sempre più sui comuni con personale spesso sotto organico, costretti ad occuparsi di eccessivi adempimenti formali a scapito dei problemi concreti e urgenti che angustiano chi vive ed opera sul territorio.
Attingendo all’esperienza ci si domanda se non sia il caso che i comuni di maggiore consistenza ed anche la Provincia, mettano a disposizione competenze e servizi di cui dispongono, ai quali possano accedere i molti enti meno dotati, trasformando collaborazioni estemporanee qualche volta già in atto, in qualcosa di più continuativo su cui si possa contare. Con una valenza anche propedeutica a dotarsi di servizi comuni  strutturati, laddove possibile e conveniente. Ricordo in proposito l’utilizzo di attrezzature per la manutenzione di pertinenze stradali ed aree pubbliche, offerto in passato dalla Provincia ai Comuni con esiti soddisfacenti e reciproche economie.
Collaborazioni, accordi, iniziative e accorgimenti che vadano nella direzione di mantenere sul territorio l’irrinunciabile, efficiente presenza dei Comuni e dei servizi di cui i medesimi sono storici erogatori, e di altri ritenuti utili e necessari nelle molteplici contingenze che scandiscono la vita delle nostre comunità.

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