9 mag 2012

Coraggio

Si rimarcano alcuni fatti importanti che si sono verificati in questi giorni. Il centrosinistra in testa al primo turno nelle elezioni comunali di Asti, va al ballottaggio del 20-21 maggio prossimo con il 36,5% dei voti contro il centrodestra che ha raccolto il 29,5%; l’elezione di François Hollande a presidente della Francia; Christian Giordano è sindaco con la coalizione di centrosinistra a Villanova con oltre il 60% dei voti.

Per la Francia si aprono scenari nuovi sia al suo interno che in Europa.

All’interno il ritorno della centralità del lavoro e della condizione dei più colpiti dalla crisi, da cui partire per ridare fiato e fiducia al Paese, frastornato dall’anacronistica “grandeur” fuori tempo di Sarkozy, venuto meno alle promesse di lottare contro la povertà e l’emarginazione, cause prime della rivolta delle periferie urbane di qualche anno fa.

In Europa con la fine dello sterile bilateralismo Merkel-Sarkozy e la ripresa del fecondo e condiviso operare tra gli stati membri, per decisioni che perseguano l’obiettivo di un’Europa coesa e solidale, concreta garanzia e marcia in più per sé, per ogni stato membro, e per il contesto globale in cui è chiamata sempre più spesso ad operare.

Di Villanova e degli altri 8 comuni in cui si è votato nell’astigiano, si ragionerà a bocce ferme.

Asti può giovarsi delle similitudini con la realtà francese; anche qui infatti può verificarsi un cambiamento che inneschi positive dinamiche, dopo la stasi amministrativa del centrodestra.

Fabrizio Brignolo candidato sindaco del centrosinistra, alla giovane età – 43 anni – unisce una solida e formativa esperienza amministrativa maturata in un decennio ad Asti, prima come assessore nella giunta di centrosinistra, poi come capogruppo del Partito Democratico in consiglio comunale, all’opposizione negli ultimi 5 anni. Un equilibrato mix intergenerazionale, di generi e di competenze, connota le liste che lo appoggiano e che esprimono i consiglieri. Un potenziale di entusiasmo e disponibilità al servizio della città e del comune. Con al primo posto il lavoro, il credito per l’artigianato e la piccola media impresa, la tutela di persone e famiglie in difficoltà, e del risparmio frutto dell’onestà, laboriosità e sobrii stili di vita di intere generazioni.

Per Giorgio Galvagno – 68 anni – centrodestra, sindaco uscente che si ripropone, parla la legislatura recente, già giudicata dagli elettori con il voto al primo turno.

Al ballottaggio si realizzeranno convergenze verso l’uno o l’altro candidato da parte di liste che non vi partecipano. Perché si confermi e consolidi il risultato del primo turno occorre curare questa fase e proseguire nell’impegno.

Voltare pagina per migliorare la situazione di Asti e del comune è a portata di mano. Coraggio.

 

 

 

 

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