Si rimarcano alcuni fatti importanti che si sono verificati in questi giorni. Il centrosinistra in testa al primo turno nelle elezioni comunali di Asti, va al ballottaggio del 20-21 maggio prossimo con il 36,5% dei voti contro il centrodestra che ha raccolto il 29,5%; l’elezione di François Hollande a presidente della Francia; Christian Giordano è sindaco con la coalizione di centrosinistra a Villanova con oltre il 60% dei voti.
Per la Francia si aprono scenari nuovi sia al suo interno che in Europa.
All’interno il ritorno della centralità del lavoro e della condizione dei più colpiti dalla crisi, da cui partire per ridare fiato e fiducia al Paese, frastornato dall’anacronistica “grandeur” fuori tempo di Sarkozy, venuto meno alle promesse di lottare contro la povertà e l’emarginazione, cause prime della rivolta delle periferie urbane di qualche anno fa.
In Europa con la fine dello sterile bilateralismo Merkel-Sarkozy e la ripresa del fecondo e condiviso operare tra gli stati membri, per decisioni che perseguano l’obiettivo di un’Europa coesa e solidale, concreta garanzia e marcia in più per sé, per ogni stato membro, e per il contesto globale in cui è chiamata sempre più spesso ad operare.
Di Villanova e degli altri 8 comuni in cui si è votato nell’astigiano, si ragionerà a bocce ferme.
Asti può giovarsi delle similitudini con la realtà francese; anche qui infatti può verificarsi un cambiamento che inneschi positive dinamiche, dopo la stasi amministrativa del centrodestra.
Fabrizio Brignolo candidato sindaco del centrosinistra, alla giovane età – 43 anni – unisce una solida e formativa esperienza amministrativa maturata in un decennio ad Asti, prima come assessore nella giunta di centrosinistra, poi come capogruppo del Partito Democratico in consiglio comunale, all’opposizione negli ultimi 5 anni. Un equilibrato mix intergenerazionale, di generi e di competenze, connota le liste che lo appoggiano e che esprimono i consiglieri. Un potenziale di entusiasmo e disponibilità al servizio della città e del comune. Con al primo posto il lavoro, il credito per l’artigianato e la piccola media impresa, la tutela di persone e famiglie in difficoltà, e del risparmio frutto dell’onestà, laboriosità e sobrii stili di vita di intere generazioni.
Per Giorgio Galvagno – 68 anni – centrodestra, sindaco uscente che si ripropone, parla la legislatura recente, già giudicata dagli elettori con il voto al primo turno.
Al ballottaggio si realizzeranno convergenze verso l’uno o l’altro candidato da parte di liste che non vi partecipano. Perché si confermi e consolidi il risultato del primo turno occorre curare questa fase e proseguire nell’impegno.
Voltare pagina per migliorare la situazione di Asti e del comune è a portata di mano. Coraggio.
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