Accadde, un giorno, che i figli di Dio andarono a presentarsi al Signore, e anche Satana andò in mezzo a loro a presentarsi al Signore. Il Signore chiese a Satana: "Da dove vieni?". Satana rispose al Signore: "Dalla terra, che ho percorso in lungo e in largo". Il Signore disse a Satana: "Hai posto attenzione al mio servo Giobbe? Nessuno è come lui sulla terra: uomo integro e retto, timorato di Dio e lontano dal male. Egli è ancora saldo nella sua integrità; tu mi hai spinto contro di lui per rovinarlo, senza ragione". Satana rispose al Signore: "Pelle per pelle; tutto quello che possiede, l'uomo è pronto a darlo per la sua vita. Ma stendi un poco la mano e colpiscilo nelle ossa e nella carne e vedrai come ti maledirà apertamente!". Il Signore disse a Satana: "Eccolo nelle tue mani! Soltanto risparmia la sua vita". Satana si ritirò dalla presenza del Signore e colpì Giobbe con una piaga maligna, dalla pianta dei piedi alla cima del capo. Giobbe prese un coccio per grattarsi e stava seduto in mezzo alla cenere. Allora sua moglie disse: "Rimani ancora saldo nella tua integrità? Maledici Dio e muori!". Ma egli le rispose: "Tu parli come parlerebbe una stolta! Se da Dio accettiamo il bene, perché non dovremmo accettare il male?". In tutto questo Giobbe non peccò con le sue labbra. (Giobbe 2, 1-10)
Vi ho lasciato prima di Natale con l’impegno a tornare dopo l’Epifania. Dovrò invece dedicare molte energie a superare una “piaga maligna”. Ciononostante sono profondamente fiducioso di poter tornare a scrivervi. Nel frattempo vi chiedo la cortesia di rispettare il mio silenzio: un vostro pensiero o una preghiera saranno di grande aiuto.
A presto.
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