25 gen 2018

Ringraziando chi aiuta.

Ritorno su un aspetto già trattato delle elezioni politiche del 4 marzo prossimo, intanto per correggere un'imprecisione: se qualche coalizione o partito raggiunge il 40% dei consensi non scatta un premio di maggioranza ma, di fatto, si ottiene anche la maggioranza in entrambi i rami del Parlamento, Camera dei deputati e Senato.

Per evitare una situazione di stallo senza vincitori, come si prospetta tra quanti corrono per farcela: coalizioni di centrodestra, centrosinistra, M5S, oppure accordicchi in attesa di rimettere mano alla legge elettorale, pare più saggio ed opportuno puntare sulla vittoria di uno dei tre.

Ad oggi stando ai sondaggi il centrodestra supererebbe di poco il 35% dei consensi, seguono con qualche punto di distacco il centrosinistra e il M5S.

Mentre però il centrodestra avrebbe già espresso il massimo ed il M5S si attesti sul valore raggiunto, al centrosinistra si riconosce un potenziale inespresso che è dato dal fare concreto e dai risultati ottenuti dai tre governi di centrosinistra: Letta, Renzi, Gentiloni, dopo che Monti aveva evitato il baratro (Spread a 540 punti !) sull'orlo del quale l'aveva portato il centrodestra con Berlusconi presidente del Consiglio dei ministri.

Tradurre questo potenziale in consensi aggiuntivi dipende innanzitutto dal centrosinistra stesso, ovvero dal Partito Democratico, dimostrando praticamente di avere imparato dagli errori commessi e di farne tesoro correggendoli; ricuperando nel programma esigenze e bisogni di quanti faticano a farcela tanto lavoratori e privi di lavoro che imprese specie medio-piccole di cui è costituito il nostro sistema produttivo. Dedicandovi il meglio delle energie  e reperendo le risorse occorrenti.

Migliorando tra l'altro i già buoni risultati ottenuti con la lotta alla evasione-elusione fiscale ed alla criminalità organizzata: Con un'attenzione particolare alla qualità delle produzioni ed esportazioni, alla salubrità ambientale, alle energie alternative rinnovabili.

Un forte e costante impegno a ridurre il debito pubblico in un decennio al disotto del 100% del Pil.

Pervenendo con le riforme ad uno Stato moderno, agile, efficiente, di servizio a cittadini famiglie, imprese.

Coprotagonisti della realizzazione dell'Unione Europea come famiglia più grande per gli Stati di cui è costituita.

Solidali all'interno e verso l'esterno come dispone la nostra Costituzione.

Verificando spesso che si stia facendo quanto promesso; dando atto e ringraziando chi aiuta.

Certi che gli elettori faranno la loro parte al meglio.

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