Dorothea Wierer è la nuova campionessa mondiale di biathlon, uno sport che richiede l'acquisizione-sviluppo di qualità personali molto implicanti.
Si tratta infatti di una specialità con numerose prove a punteggio in cui perseveranza e fortezza durevoli nel tempo fanno la differenza.
Essere poi in una squadra amalgamata in cui ogni componente si diverte a svolgere il ruolo attribuito è essenziale per perseguire efficacemente gli obiettivi fissati.
Producendo e reintegrando le energie occorrenti con modalità personalizzate.
Risultato raggiunto per la prima volta da una atleta italiana; neppure agli uomini era riuscito finora.
A completare la performance azzurra il secondo posto di Lisa Vittozzi.
Questa vittoria dimostra che le nostre giovani generazioni dispongono delle qualità necessarie per farcela confrontandosi con le blasonate concorrenti, specie del nord Europa. Tra cui la capacità di assumersi e gestire responsabilità e di ottenere risultati che alimentano la speranza di un migliore futuro di vita di cui tutti possiamo godere.
Va da sé che per accudire e sviluppare queste qualità ognuno deve fare la propria parte, in un quadro generale nel quale Enti e Istituzioni a tutti i livelli supportano, aiutano e sono di esempio perché ogni persona possa esprimere il meglio di sé e gioirne.
E che ciò rappresenti la ricchezza reale basilare di cui l'Italia intende dotarsi.
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