6 mar 2019

Intrigante quindi ragionarci.

Nella storia della giovane Repubblica democratica Italiana non si era mai verificato che nel breve volgere di un anno – marzo2018, febbraio 2019 – una formazione politica perdesse fino al 60% dei consensi, pari a 500mila voti circa.

È capitato al M5S nelle elezioni regionali in Abruzzo e Sardegna tenutesi nel mese di febbraio scorso a distanza di 15 giorni l'una dall'altra, rispetto alle politiche del 4.3.2018.

Una marea di elettori: donne, uomini, giovani e anziani che prima premiano poi stigmatizzano in modo eclatante un esperimento politico che tante aspettative ha suscitato, anche per le inconsuete modalità dell'annunciarsi, farsi e divenire.

Intrigante quindi ragionarci per capire perché è successo.

Intanto si tratta di un lavoro positivo che ha portato tante persone ad occuparsi di politica, con immancabili inconvenienti dei neofiti di fronte a problemi più grandi di loro, affrontati escludendo finora ogni contributo esterno.

Proiettati nella dimensione nazionale con preparazione ed esperienza inadeguate.

“Costretti” dal risultato elettorale ad assumersi responsabilità di governo.

Indotti dalle circostanze ad accontentarsi di un partner, la Lega, con un vincolo contrattuale, anziché alleato con il quale condividere gioie e dolori,  con motivazioni accettabili e paritarie. Subendo poi il cinismo di vederlo lavorare più per sé che per il successo della comune impresa di giovare all'Italia ed agli italiani.

Fino al visibile deteriorarsi dei rapporti ed agli scontri sulle cose da fare, quando ed in che modo. Finendo di decidere male o non decidere. Denotando così volontà debole che mal s'addice con ruoli di governo, specie di alto livello.

Invischiati nella vecchia logica del “do ut des”, venendo meno a principi basilari del Movimento.

Promettere senza potere mantenere per ricuperare consensi.

Ritenere erroneamente che il potere sia un valore in sé da mantenere comunque se lo si ha.

Considerare i migranti come accidenti anziché come fenomeno perdurante da governare con l'Europa Unita, lavorandoci

Intrapreso rapporti con governi retrivi con deficit democratici, anziché sviluppare quelli storici coi quali s'è dato vita all'Unione Europea.

Conseguentemente è venuta repentinamente meno la fiducia degli elettori verso gli eletti ed il Movimento.

Rimediarvi è la prova di maturità cui assoggettarsi di buon grado.

 

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