2 dic 2019

Il segno dell'etica.

Gli eventi climatici delle scorse settimane: piogge torrenziali, inondazioni, liquefazione delle calotte polari, innalzamento dei mari e oceani con allagamenti di abitati o di intere città (Venezia in Italia), smottamenti e crolli di importanti strutture, hanno chiarito in pratica a quali conseguenze possono portare gli aumenti della temperatura dell'atmosfera anche solo di 1,5-2 gradi centigradi.

A ricordarci inoltre che le strutture in cemento armato debbono essere di qualità e per durare alcuni decenni hanno bisogno di costante manutenzione; che lo strato superficiale di terreno su cui non si svolgono pratiche agricole intensive lungo i declivi va difeso dagli scoscendimenti mettendo a dimora specie vegetali adatte; che le reti di fossi e canali ed altre  opere idrauliche minori devono essere periodicamente visitate, pulite, mantenute e via elencando.

Utilizzando tecniche e tecnologie d'avanguardia perché nuove e numerose sono le implicanze negative che  si possono evitare conoscendo e prevenendo.

Tenendo conto che per abitare ci si sposta tendenzialmente dal territorio alla città, dove peraltro disinvoltamente si superano anche del 200% i limiti delle polveri fini ammessi nell'aria che respiriamo.

Le priorità sono fare funzionare bene intanto ciò che c'è e si conferma, dotandosi di quanto occorre, privilegiando la qualità, attribuendo ai controlli importanza sostanziale e non per lo più formale.

Parallelamente quanto si realizza di nuovo porti il segno dell'etica del lavoro ben fatto e l'esercizio della responsabilità rettamente intesa, che lasci tranquilli quanti fanno bene e aiuti gli accidiosi a ritrovare attraverso il lavoro il gusto di esserci.

Non instillare paure ad ogni piè sospinto perché è disdicevole sempre e particolarmente grave per quanti sono investiti di ruoli, funzioni pubbliche e d'interesse generale.

Infatti la Costituzione (art.54) richiede che tali funzioni siano svolte con “disciplina ed onore” ed in alcuni casi addirittura previo giuramento.

 

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