30 dic 2019

Sardine.

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, le centinaia di migliaia di "Sardine" (la politica come gioia di esserci) e i seguaci di Greta Thunberg (rassettare l'ecoambiente di Madre Terra) sono stati tra i primi a cogliere i segni del tempo, che cioè la saggezza popolare: "Tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare" non dissuade dall'impegno ma esorta i giovani a tenere conto che le parole diventano fatti utili, giovevoli, necessari solo lavorando sodo e con paziente e sagace determinazione.

E che questa partita è nelle mani dei giovani, mentre a tutti compete cooperare per raggiungere gli obiettivi desiderati, evitando di ripetere gli errori fatti.

Per esprimere il suo pensiero il Capo dello Stato utilizza le occasioni che gli si presentano. Tra la più recenti il tradizionale scambio di auguri di Natale e Capodanno con gli Ambasciatori, che fanno uso corrente delle parole per dialogare, intendersi, convenire utilizzando umanità, educazione ed il cervello innanzi tutto. Cioè compiendo lavoro umano in contesti sempre più ampi che hanno ormai dimensioni continentali.

Quindi il lavoro umano come espressione indispensabile e contesto europeo di appartenenza per esprimere il meglio.

Caldeggiando Mattarella, Greta e le "Sardine" il dialogo, confronto e cimento per stimolare il meglio di ciascuno anche come scuola di vita.

Tutto da conquistare ma mentre si conquista si vive, ci si emoziona e si capiscono meglio le cose. Tutto questo è possibile se c'è libertà di muoversi, ricercare, confrontarsi; disciplinando il necessario, sviluppando consapevolezza e senso di responsabilità

Non un prima di fatica quindi e dopo il godimento, ma un durante in cui le due condizioni sono sempre di più compresenti, come connaturate.

Coerenti e rispettosi come umani di un ordine cosmico di cui partecipiamo.

Probabilmente i soli a potercene avvalere con cognizione di causa.

 

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