Erdem Gündüz coreografo turco in piedi da solo in piazza Taksim a Istanbul, continua in altro modo la protesta repressa da Erdogan.
Altre persone lo imitano lì ed altrove: silenziose, fiere, imperterrite.
Il potere violento di fronte alla non violenza non sa che fare.
E tutti capiscono che rimesse le cose in chiaro, l’altra metà della Turchia può dire la sua per l’affermarsi dello Stato laico e della democrazia.
Eccole fanne ciò che vuoi, mi disse tanto tempo fa Efi consegnandomele.
Ho scelto questa.
“Matite colorate
rosse gialle
verdi e blu
corrono innocenti,
disegnano impazzite
rose galli
venti e gru.
Imbrattano visioni
incidono coscienze
tingono di rosso
ricordi e desideri
che scoperti
si vergognano”
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