23 giu 2013

Matite colorate.

Erdem Gündüz coreografo turco in piedi da solo in piazza Taksim a Istanbul, continua in altro modo la protesta repressa da Erdogan.

Altre persone lo imitano lì ed altrove: silenziose, fiere, imperterrite.

Il potere violento di fronte alla non violenza non sa che fare.

E tutti capiscono che rimesse le cose in chiaro, l’altra metà della Turchia può dire la sua per l’affermarsi dello Stato laico e della democrazia.

 

 

Eccole fanne ciò che vuoi, mi disse tanto tempo fa Efi consegnandomele.

Ho scelto questa.

 

“Matite colorate

rosse gialle

verdi e blu

corrono innocenti,

disegnano impazzite

rose galli

venti e gru.

Imbrattano visioni

incidono coscienze

tingono di rosso

ricordi e desideri

che scoperti

si vergognano”

 

 

 

 

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