17 giu 2013

Spiccava il colore rosso.

E’ morta Franca Rame, bella persona, moglie del Nobel Dario Fo, e per lui “il mio tutto”, generosa, icona del femminismo militante, indomita difensora dei più esposti ad angherie e soprusi, attrice di talento, coautrice di testi teatrali importanti e di elevato contenuto sociale e politico.

Una moltitudine di persone l’ha salutata e accompagnata all’estrema dimora.

Come da suo espresso desiderio nell’abbigliamento femminile spiccava il colore rosso.

 

Il 2 Giugno, Festa - Anniversario della Repubblica, è stato sobriamente celebrato in tutt’Italia.

Ricordando come il nostro Paese uscito materialmente stremato dalla disastrosa seconda guerra mondiale 1940-45, ma teso e vitale con la Resistenza vincente contro il nazifascismo, seppe decidere col referendum (in cui votarono per la prima volta le donne!) per la Repubblica rispetto alla Monarchia; e riorganizzare con un lavoro improbo il nuovo Stato in conformità.

Restando uniti e coesi tra non poche difficoltà, e pervenendo nei due anni successivi alla scrittura e approvazione della Costituzione, indispensabile supporto e forma compiuta per la nostra giovane democrazia.

Se ci sono riuscite tutte queste buone cose nonostante l’Italia fosse a pezzi, perché non dovremmo essere capaci di uscire in avanti dalle difficoltà in cui ora ci troviamo che, per certo pesanti, non sono paragonabili a quelle immani di allora?

Nell’Astigiano, Calamandrana ha deciso di aggiungere alla solennità della circostanza un tocco del tutto pertinente, istituendo il registro delle coppie di fatto e conferendo la cittadinanza onoraria a quanti nascono in Italia seppure figli di stranieri.

Risposte intelligenti e responsabili a due problemi reali, nei limiti dei poteri di cui dispone il Comune.

 

 

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