25 ott 2013

1 a 15.

Sono in pieno svolgimento i congressi del Partito Democratico ai vari livelli: circoli locali, provincie, regioni, e nazionale l’8 dicembre prossimo. Con lo scopo di produrre attraverso il confronto idee, stimoli, briosità, snellezze per dare risposte operative alle esigenze vitali ed ai problemi di donne, uomini, famiglie e aziende in difficoltà.

Selezionando altresì persone capaci di farsene carico nei vari ruoli in cui è articolata l’attività del Partito.

Per vincere la scommessa di suscitare e fare emergere il meglio dei differenti punti di vista, e di farlo convergere in decisioni condivise dai più, con tutti che collaborano alla loro attuazione.

Adottando modalità procedurali che stimolino la partecipazione e l’espressione di contributi e disponibilità personali da valorizzare.

Innovando e cambiando quanto è necessario, utile e possibile affinché ognuno possa vivere e lavorare senza affanni e realizzare se stesso, i propri desideri e aspirazioni; ed insieme agli altri gli interessi generali ed il bene comune. Dotando l’Italia di istituzioni adeguate ai tempi al servizio dei cittadini.

Con un ideale di giustizia distributiva per cui nella stessa realtà di lavoro tra il meno pagato ed il più pagato non esistano le attuali insostenibili e offensive differenze. In proposito nella vicina Svizzera è in atto un vasto dibattito dal quale emerge un possibile equo rapporto di 1 a 15. Vale a dire che l’amministratore delegato non dovrebbe ricevere più di 15 volte del dipendente meno pagato.

In buona sostanza sono questi alcuni dei temi non eludibili nei congressi del Partito Democratico diffusi su tutto il territorio nazionale.

Che a ben vedere vuol poi dire proseguire con determinazione l’attuazione concreta della Costituzione nelle molteplici realtà in cui ciascuno vive ed opera.

 

 

 

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