28 ott 2013

Celeste.

Ho ricevuto via email questa lettera e la propongo tal quale rimarcando il forte senso di partecipazione che la ispira.

 

ciao Giovanni,

leggo attentamente le tue riflessioni sulle tematiche di attualità, secondo me comunque  da troppo parliamo di crisi, di mancanza di risorse, di difficoltà a trovare lavoro: la situazione è drammatica, ma a tutto questo c’è anche il rovescio della medaglia. Provo a  elencare un pò di cose:

1) giustamente garantiamo la Cassa Integrazione, la disoccupazione speciale, ecc...., Prendono poco, ma tutti ( ne conosco moltissimi vanno a fare altri lavori in nero: muratori nella piccola manutenzione, elettricisti, idraulici, imbianchini e chi  più ne ha più ne metta, non ti sbagli mai LAVORANO TUTTI).

2) Tutti cercano lavoro: non trovi un panettiere manco a cercarlo con la lanterna. Per la vendemmia abbiamo trovato solo dei macedoni: bravi, competenti, loro si sono organizzati in cooperativa e lavorano i vigneti  delle colline di Canelli, Nizza, Mombaruzzo, Gavi, Strevi: in agricoltura fanno qualsiasi lavoro.

3) Io penso sia giusto garantire un minimo salariale a chi non ce la fa, ma in cambio deve fornire manodopera per il bene comune: riordino e pulizia del territorio pubblico, in supporto ai Comuni fossi, strade ecc...., in supporto agli anziani, alle mese per i poveri, e nel contempo imparare i mestieri dove ci sono posti liberi e  offerte di lavoro, occupando quindi i posti di lavoro che oggi sono occupati solo dagli extra-comunitari.

4) Serietà nella scuola con insegnamenti competitivi, imparare le lingue e molta promozione turistica e culturale: si può fare ma ci vogliono volontà e voglia di lavorare, come hanno fatto i nostri nonni i nostri genitori e come ho fatto anch’io ( nel mio piccolo)e sicuramente anche tu.

ALLORA???  Saluti

Celeste

 

 

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