Il maldestro tentativo del pifferaio magico di inventarsi all’ultimo momento una fittizia unanimità sulla fiducia al governo Letta, è miseramente fallito. Ed ora non gli resta che raccogliere i cocci e scegliere i servizi sociali che, secondo don Mazzi, gli consentirebbero di chiudere la carriera giovando a sé e ad altri.
Il governo Letta incassa la fiducia del Parlamento potendo contare, di fatto, su una maggioranza nuova, anche senza il cavaliere, seppure con contorni formali ancora da precisare.
Potrà quindi continuare a lavorare sul programma per cui è nato: aiutare l’Italia ad uscire dalle secche ammodernata ed in avanti, con la ripresa del lavoro, occupazione ed economia; contribuire al rinnovamento della classe dirigente; snellire e migliorare utilità, efficienza e qualità delle istituzioni a sostegno della società civile nello svolgimento delle quotidiane incombenze; pervenire ad una nuova legge elettorale sobria e democraticamente equilibrata, che consenta agli elettori di scegliere le persone adatte cui affidare il governo del Paese, sostenuto da maggioranze di legislatura che nascano dalle urne.
L’insieme dei partiti impari dagli errori commessi, riportando il loro operare nell’alveo costituzionale, e contribuendo, tra l’altro, alla formazione e selezione delle giovani leve capaci di costruire sviluppo nuovo, socialmente equo ed ambientalmente sostenibile.
In questo senso il Pdl dispone di elementi per considerazioni autocritiche, tratti dall’esperienza ormai ventennale ed emersi con forza nel corso delle recenti controverse vicende. Ridefinendosi come destra di livello europeo per l’alternanza democratica al servizio del Paese.
Al Partito Democratico va il merito di aver tenuto e tenere la barra dritta nelle difficili condizioni in cui versiamo, consentendo all’Italia di mantenere intatta la sua capacità operativa per superarle. Salvaguardando la coesione sociale con l’aiuto e il lavoro di molti che praticano una solidarietà diffusa, capace di rimediare un po’ alle inefficienze e limiti di quanti dovrebbero provvedere.
Analogamente si può dire per Scelta Civica e Udc.
Sel funge da stimolo di qualità, ma se decide potrebbe fare di più per il Paese.
Il M5S resta isolazionista, in attesa di non si sa bene cosa.
La Lega scivola nell’irrilevanza.
Per sommi capi la situazione pare questa. C’è però movimento e gli assestamenti avranno verosimilmente luogo mentre si lavora.
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