2 set 2014

Un sacco di cose buone.

Qualche tempo fa sono tornato a scuola per imparare l’uso essenziale del computer. Successivamente figli e nipoti mi hanno illustrato cosa si può fare col “Tablet”, aggeggio multiuso a tutto video, uno dei pochi oggetti che continuano a vendersi nonostante la crisi. Me ne hanno lasciato uno in comodato facendosi promettere che mi ci sarei cimentato.

L’ho fatto capendo che, anche in forza di questi strumenti, oggi si può sapere tutto di tutti in tempo reale, scoprendo anche cose ignote o dimenticate perfino su se stessi. E che tutto quanto si fa può essere divulgato altrettanto rapidamente: tanto di bene quanto di male.

Da qui la necessità di discernere tra quanto viaggia in rete.

Perché aumenta il peso e l’importanza degli atti personali, anche dei più minuti ed apparentemente di scarso significato.

Al punto che Mario Deraglio nella chiusa del suo editoriale su “La Stampa” del 28 agosto scorso afferma: “ decine di milioni di famiglie europee, con la somma delle loro decisioni, determinano in buona parte il clima economico”. E di conseguenza anche quello politico, mi permetto di aggiungere.

In definitiva gli atti personali generalizzati potranno fare la differenza, ed essere di guida per determinare il corso degli eventi.

Se prevarranno gli atti buoni si ragionerà di pace a livello planetario, non da imbelli ma forti perché consapevoli; di tolleranza, solidarietà, ospitalità, libertà, equità, giustizia, diversità come ricchezza e stimolo; del rispetto di madre Terra e della storia, esperienza e vita di ogni popolo con doveri e diritti condivisi.

Non sarà una passeggiata, ma la “Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo” adottata e proclamata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 10 dicembre 1948, rappresenta un buon punto di partenza.

Il tempo poi è dalla nostra parte.

Infatti il sole del sistema di cui la Terra è parte, ha in serbo energia per almeno 5 miliardi di anni ( Hubert Reeves. L’Universo spiegato ai miei nipoti. Dalai editore).

Ce n’è perciò a sufficienza per fare un sacco di cose buone.

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