27 apr 2011

Buona politica

La Pasqua di Resurrezione il 24 e la Festa della Liberazione dalla tirannide nazifascista il 25 Aprile, offrono quest’anno l’occasione per un confronto con il difficile momento che l’Italia sta vivendo. E per dirla subito tutta, la nostra attualità ne esce inadeguata su tutta la linea.

Là, la generosità inaudita del Cristo Gesù che ama l’umanità e muore in croce per la sua redenzione; mentre due millenni dopo, dalla vicenda umana spicca una generazione di giovani che ne ripercorre il calvario, per riscattare libertà e dignità per sé e per tutti.

Per converso in Italia c’è un guazzabuglio artatamente costruito, alimentato ed agitato da quanti sono eletti per realizzare il bene dei cittadini ed invece menano fendenti sulle istituzioni della Repubblica fondata sul lavoro di tutti, facendone strame, al solo scopo di ricavare vantaggi per sè, incuranti delle lacerazioni e del male che ne derivano.

Scempiaggine ed inettitudine la fanno da padroni. L’Italia è come frastornata, sconvolta ed immiserita, per colpa dell’odierno governo di centrodestra, che dovrebbe guidarla verso approdi che ne rafforzino gli intenti comuni, risvegliandone qualità e virtù che esistono se pur sopite. E invece sono venuti meno al giuramento prestato sulla Costituzione e fanno l’opposto.

Per uscirne non ci sono scorciatoie, bisogna percorrere la via maestra, operando cioè secondo gli esempi preclari che si ricavano dagli avvenimenti che stiamo celebrando.

Ricordando che i problemi etici si affrontano facendo leva sui valori antichi e sempre attuali, del rispetto della parola data e degli impegni assunti, consapevoli  che in democrazia nella parola “noi” ci sta l’“io” di ciascuno e che nella gestione della cosa pubblica agire responsabilmente, significa rendere conto sempre del proprio comportamento ed operato ai cittadini ed alle istituzioni preposte.

Mentre quelli politici si risolvono, contrapponendo alla cattiva politica: superficiale, inadeguata, di comodo, parolaia, vacua, improvvisata, improvvida, mendace, esasperata, autoritaria; quella buona: paziente, partecipata, onesta, dignitosa, generosa, equa, veritiera, risolutiva, solidale, autorevole, pacifica, rispettosa di quanto c’è sulla Terra di tutti.

E per quanta fatica e sacrifici possa costare si è sempre ben ripagati dalla consapevolezza di aver fatto la cosa giusta e poterne andare fieri.

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