10 mag 2011

Gente che fa le cose difficili

Gli alpini hanno sfilato a Torino domenica 8 maggio nell’ambito delle celebrazioni del 150° anno dell’Unità d’Italia. Erano 90 mila, tanti quanti sono caduti nella steppa Russa nel corso dell’ultima guerra mondiale 1940-45. Veci e bocia, gaudenti e seri senza esagerare e sapendo distinguere. Attendati per ogni dove per tre, quattro giorni; canzoni e musica per la città a tutte le ore del giorno  e di notte. Educati e scanzonati, accompagnati da donne toste. Il tricolore amato di cui si fregiano. Gente che fa le cose difficili con naturale semplicità. Senti che di loro ti puoi fidare. Ci sono nei momenti del bisogno, senza farsi chiamare; ispirano innata simpatia ma sanno guadagnarsela.

Mi sono commosso e non ero il solo, come se rivedessi le tradotte con le scritte “abbasso il fascio” che all’inizio degli anni ‘40 del secolo scorso li portavano verso un destino infame. Muli e soldati sui carri bestiame, una sola vettura per gli ufficiali. Eppure anche allora hanno dato il meglio. Ed a baita sono tornati in pochi.

Bin Laden è stato ucciso da un gruppo di uomini armati entrati nella sua residenza in territorio pachistano. Ne ha dato notizia in piena notte all’inizio di maggio, il presidente Usa Obama dopo aver seguito il blitz in diretta con i suoi stretti collaboratori. Si era assunta la responsabilità degli attentati alle Torri Gemelle in piena New York e al Pentagono di Washington, l’11 settembre 2001.

Ora è al cospetto di Dio ed a Lui deve rendere conto di come ha speso la propria vita. Qui, su questa terra, poteva essere catturato e sottoposto ad un regolare processo per le atrocità commesse, rendendo conto agli uomini dell’immane dolore causato e pagandone il fio. Appresa la sua morte ho pregato per le sue vittime e per lui.

Domenica e lunedì 15-16 maggio si vota in molti comuni per il rinnovo di sindaci, giunte, consigli comunali. Tra questi al nord spiccano per importanza Torino e Milano.

A Torino il centrosinistra punta a dare continuità con Fassino alla riconosciuta buona amministrazione del sindaco Chiamparino, che ha completato i due mandati consecutivi consentiti. Nella contesa elettorale i temi sono quelli proprii della vita e dei problemi di una grande città moderna, alle prese con un passaggio importante della propria storia economica-industriale, con la Fiat che ha ridotto la sua presenza, mentre altre attività non hanno colmato il gap che s’è determinato. A questo proposito Fassino e il centrosinistra possono svolgere un ruolo positivo e importante per la città.

A Milano la signora Moratti ed il suo centrodestra non dispongono di credenziali tali che consentano di puntare al secondo mandato. Tant’è che il presidente del consiglio è andato personalmente in suo aiuto spendendo la sua credibilità di leader politico. Con la Lega che gioca per sé. E l’eventuale ballottaggio potrebbe porre addirittura a rischio la rielezione del sindaco uscente.

Da parte sua il centrosinistra incalza con Pisapia, candidato capace e di prestigio, possibile vera sorpresa per dare alla città un di più, anche in vista dell’Expo 2015.

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