Il solleone non ha fermato l’attivismo del ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione Renato Brunetta, che nel suo gran daffare ha trovato il tempo per impalmare la graziosa fidanzata Titti Giovannoni, con cambiamento di programma che ha disorientato i precari, ovvero “l’Italia peggiore” autoinvitatisi al banchetto nuziale e non del tutto graditi.
Le fotografie del fastoso evento sono state cedute in esclusiva ed il ricavato devoluto dagli sposi in beneficenza.
Il ministro dell’economia e delle finanze Giulio Tremonti non era tra gli invitati; risulterebbe pervenuto a Brunetta un plico con l’intestazione dubbia contenente un campione di pregiata essenza che alluderebbe alla virilità.
Il presidente del consiglio era rappresentato dal suo portavoce, latore di un munifico dono e del rammarico di non poterne omaggiare personalmente i diretti interessati. Possibile comunque una sua telefonata nel corso del banchetto.
Durante il protrarsi di una pausa del servizio ai tavoli, gli sposi hanno aderito alle insistenti richieste degli astanti: bacio, bacio, lei seduta e protesa verso l’amato in piedi al suo fianco.
Superando non si sa bene come i discreti ma severi controlli, un precario in irreprensibile abito da cerimonia, si è avvicinato alla coppia donandole un mazzolino di fiori di campo; scusandosi, anche a nome dei colleghi, di non poter fare di più, avendo speso nel noleggio dell’abito e nel viaggio in treno quanto raccolto con
Numerosi brindisi hanno costellato il convivio. Prima di quello finale s’attendeva la telefonata del leader del centrodestra e capo del governo, purtroppo non giunta.
La medesima è poi pervenuta quando il personale stava ormai sparecchiando. Ha risposto lo sposo, ancora lì per caso, assicurando che tutto stava andando molto bene e che anche la legislatura ne avrebbe tratto sicuro giovamento.
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