24 apr 2012

Elezioni amministrative astigiane del 6 e 7 maggio 2012: un appello (inusuale) al voto.

Appello (inusuale) al voto.

L’Astigiano al voto il 6-7 maggio prossimo per il rinnovo dei sindaci e dei consigli nel comune di Asti, e di Capriglio, Castagnole Monferrato, Cerreto, Montegrosso, Tonco, Valfenera, Vesime, Villanova.

Si tratteggia di seguito una lista ideale che gli elettori potranno condividere tal quale, oppure correggere e modificare come riterranno. Con lo scopo di darsi un riferimento utile per orientarsi nell’espressione del voto, in particolare ad Asti dove le liste in corsa sono ben ventuno!

Innanzitutto la lista ideale deve poter concorrere con concrete possibilità di successo per l’elezione del candidato sindaco, donna o uomo, che esprime direttamente o che appoggia. Il programma depositato dal candidato sindaco deve guidare realmente il suo lavoro e quello della maggioranza che lo sosterrà in consiglio. Meglio se di età medio-giovane, già rodato ma non logorato da precedenti esperienze in cui non abbia fornito buona prova di sé. Entusiasta, probo, sobrio, solerte, capace e perseverante nell’impegno e nel rappresentare e motivare i cittadini e, nel loro insieme, città e comune.

Le 32 persone che compongono la lista, devono costituire un gruppo equilibrato come presenze di genere, donne uomini, e di generazione; bene assortito come competenze, dedito a tutelare, promuovere e sviluppare l’interesse generale ed il bene comune. Consapevole dell’importanza del ruolo da svolgere al servizio dei cittadini e sensibile nel coglierne esigenze, bisogni, aspettative, desideri ed a corrispondervi. Preparato a farsi valutare sulla base di obiettivi concretamente realizzati, riferiti in particolare al superamento delle attuali difficoltà dell’economia e della vita di persone, famiglie ed aziende.

Andare a votare e scegliere tra le liste quella con caratteristiche che s’avvicinano di più alla lista ideale come sopra delineata, o come risulterà dopo le correzioni e le modifiche che si riterrà di apportarvi, è certamente cosa buona e utile, di cui andare fieri.

Ed inoltre legittima e sollecita a continuare ad occuparsi propositivamente della cosa pubblica, assumendo come interlocutore il sindaco e l’amministrazione che gli elettori sceglieranno con il loro voto.

 

 

 

 

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