30 nov 2015

Rimbalzo.

Due buone nuove che ci aiutano a proseguire l'impegnativo lavoro in corso per la ripresa dell'economia, che porti il segno concreto di una giustizia sociale adeguata ai tempi, e necessaria perché l'Italia coesa possa dare il meglio di sé per se stessa e per l'Europa nel suo percorso federale in un mondo multipolare continentale.

La prima.

Mario Deaglio economista, curatore del recente rapporto sull'economia globale e l'Italia per conto del Centro Einaudi e Ubi Banca, ritiene che la ripresa sia già iniziata con quello che definisce un "rimbalzo" che va sviluppato da contingente a duraturo. E che ci sono le condizioni per farlo con decisioni di politica nazionale che sostengano persone e famiglie a mantenere un virtuoso rapporto tra spese e risparmi, cioè ad avere più sicurezze che consentano di spendere per beni e servizi durevoli finora centellinati; con riguardo per  chi arranca affinchè  non scenda tra i nuovi poveri, fascia sociale cui prestare attenzione particolare.

Sviluppando così la domanda interna intorno al 2% con corrispondente aumento del Pil. Ottenendo una significativa riduzione del debito pubblico ed un aumento annuale medio di 175.000 posti di lavoro "buoni" cioè durevoli.

Il rapporto rimarca infine che circa la metà delle imprese prevede di chiudere il 2015 con un fatturato in crescita rispetto al 2014, ed oltre la metà stima che questa tendenza si protrarrà e consoliderà nel 2016.

La seconda.

Maurizio Del Conte giuslavorista, coestensore del Jobs Act è stato nominato presidente dell'Agenzia delle politiche attive del lavoro (Anpal), con il compito prioritario di fare diventare gli attuali Centri per l'impiego protagonisti attivi ed efficaci nel mercato del lavoro in Italia

Incominciando a fare funzionare ciò che c'è in modo razionale ed integrato, riferendosi alle esperienze prevalenti in Europa ed utilizzando i relativi fondi. Operando in modo che le Regioni impostino il loro lavoro con standard minimi comuni, consentendo aggiustamenti migliorativi che tengano conto delle specificità di ciascuna.

Valutando i risultati con il criterio che chi cerca lavoro abbia nei Centri per l'impiego l'intermediario naturale che gli consente di trovarlo.

Valorizzando le strutture ed il personale che già opera in questo modo dimostrandolo con i risultati.

Proponendosi l'andata a regime dell'Agenzia nei primi mesi del 2016.

 

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