15 ott 2019

Lì per lì.

Renzi ha costituito recentemente “Italia viva” un nuovo soggetto politico, dichiarando di averlo dovuto fare perché il Partito Democratico non è contendibile, cioè la sua linea politica non si può democraticamente cambiare.

In realtà dalla sua fondazione il Partito Democratico ha già cambiato almeno tre volte la propria linea politica con altrettanti diversi Segretari.

Con il suo nuovo partito il senatore Renzi ha poi concorso a realizzare l'intesa che ha portato alla formazione del secondo governo Conte con una maggioranza che lo sostiene. di cui “Italia viva” ed il Partito Democratico fanno parte. In questa occasione entrambi hanno cambiato linea politica.

In particolare il Partito Democratico per fermare la perniciosa deriva dell'Italia cui aveva portato il governo M5S-Lega, dimostrando anche in questa situazione di sapere cogliere il segno dei tempi, facendo ulteriormente prevalere l'interesse generale ed il bene comune. Evidenziando  l'erroneità dell'assunto di Renzi circa l'impossibilità di fargli cambiare linea politica.

Si fa quindi strada l'idea che Renzi abbia scelto la scorciatoia del nuovo partito fin dalla sua genesi per disporre di uno strumento più consono al suo modo di fare politica: irrituale, come viene meglio anche lì per lì, che appare più gradevole ed accattivante.

Siccome però ragioniamo di persone capaci e vaccinate che sanno come vanno le cose e che la buona politica è dedizione e impegno e  sono possibili aggiustamenti e miglioramenti mentre si lavora e procede insieme nel corso della legislatura.

Il lavoro da fare certamente non  manca e saranno i risultati a  dimostrare  la validità delle politiche praticate per realizzare migliori condizioni di vita per tutti con la  priorità dei meno favoriti, valorizzando il lavoro e l'intraprendenza per produrre e distribuire equamente ricchezza reale e duratura.

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