22 set 2011

Se non ora quando ?

Dall’intervista di Aldo Cazzullo ad Antonio Ricci, autore di “Striscia la notizia”, (Corriere della Sera, 21.09.2011):

“D. Quello che secondo lei è satira, per Berlusconi è diventato stile di vita. Può continuare a guidare il governo?

R. Lo san tutti che le ragazze in realtà venivano pagate per ascoltare le sue terribili barzellette. La difesa riuscirebbe facilmente a dimostrarlo e nessun giudice lo condannerebbe. Ma lui non vorrà. Secondo me ci gode che si conoscano le intercettazioni.

D. Sia serio.

R. Lo sono. Come tutti gli uomini che si sono fatti da sé, Berlusconi si disfarrà da sé. Tentare di farlo fuori in modo forzoso è un esercizio di stile. Deciderà lui come uscire di scena, con guizzo da comédien”.

Chiaro no? E’ facile dimostrare che il presidente del consiglio non può essere andato più in là delle barzellette con le donne che ha incontrato. Lo dice Ricci che è di casa e conosce come stanno le cose. Del resto, prima di lui l’aveva già esplicitato Feltri, direttore di un giornale di famiglia. Quindi millantate capacità amatorie e basta. Che però lui non vorrà ammettere.

Attendere l’improbabile guizzo del commediante?

Propendo per il coraggioso, intelligente e sollecito utilizzo della democrazia e della Costituzione, nonché delle prerogative riconosciute ai parlamentari, che esercitano le loro funzioni senza vincolo di mandato e nell’interesse della Nazione (art. 67) e devono farlo con disciplina ed onore (art. 54).

Il tempo stringe. Se non ora, quando?

 

 

 

 

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