Il settimanale “Internazionale” n. 1048 del 24/30 aprile scorso ha pubblicato la fotografia da Sumatra, Indonesia di “Un orango maschio di quattordici anni viene curato da un veterinario nella sala operatoria del Sumatra Orangutan Conservation Programme Center. L’animale è stato ferito da colpi di arma da fuoco, in una foresta del distretto di Langkat. Nel centro sono stati curati più di duecentottanta oranghi, feriti dai bracconieri, e oltre duecento sono stati reinseriti nel loro habitat naturale. La popolazione di questi primati sta diminuendo rapidamente a causa della distruzione delle foreste, abbattute per essere trasformate in piantagioni di palme da olio”.
Cioè un essere definito animale ma che ha molto, ma molto in comune con noi umani, cacciato a fucilate da casa sua per trasformarla da gioiello di tutti in paccottiglia, da pochi delinquenti che ci fanno soldi. Soldi dico e non benefica, diffusa ricchezza reale. Pezzi di carta, o meglio numeri su conti correnti.
Coi quali certo possono straviziare bestialmente nel circuito perverso chiamandolo mercato.
Fino a quando ?
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