Il 25 maggio prossimo in tutta l’Unione Europea si voterà per il rinnovo del Parlamento, della Commissione e del suo Presidente; organi che in Italia corrispondono al Parlamento, al Governo ed al Presidente del consiglio dei ministri.
In Piemonte si voterà anche per eleggere i 50 consiglieri regionali, la Giunta ed il suo Presidente
Nei Comuni si rinnoveranno Consigli, Giunte, Sindaci.
L’Unione Europea. Ha retto egregiamente ai colpi della crisi e senza perdere alcun Stato membro. Certo alcuni faticano ancora, ma i conti sono sostanzialmente a posto e si può e si deve pensare ad uno sviluppo nuovo al passo coi tempi; con il lavoro per migliorare le condizioni di vita, specialmente dove si soffre di più.
Questo è l’obbiettivo principale del Partito Democratico, componente di rilievo del Gruppo dell’Alleanza Progressista dei socialisti e democratici europei, che appoggia l’elezione di Martin Schulz alla presidenza della Commissione.
Con un ricambio di candidati ed una rappresentanza paritaria di genere, adeguata per proseguire nella costruzione dell’Europa federale, solidale, che aiuti gli Stati membri a sviluppare le proprie capacità. E stia da protagonista autorevole nel contesto di prossimità, nel mediterraneo e nel mondo globale.
In Piemonte. Si tratta di elezioni anticipate a causa della crisi del centrodestra, e della sentenza della magistratura che ha dichiarato illegittimo l’operato di una lista che ha concorso in modo determinante al suo successo.
Il Partito Democratico innerva il centrosinistra e con Sergio Chiamparino candidato alla presidenza della Giunta, punta a dare alla nostra regione un governo capace, sobrio, onesto. Di riferimento per irrobustire i segnali di ripresa dell’economia, e suscettibile di riscuotere e ridare fiducia.
Per avere bene ed efficacemente operato ogni qualvolta è stato chiamato a svolgere compiti impegnativi, per portare a buon fine i quali era necessario individuare e rendere disponibili capacità, energie e risorse.
Nei Comuni. Si tratta di valorizzare e rimotivare il Personale di cui si dispone e di ottimizzare l’utilizzo di risorse modeste che già ci sono; e ricuperarne altre con progetti che aggiungano qualità a quanto si è e si fa, o si decide di essere o fare.
Collocandosi per noi astigiani, nell’alveo del riconoscimento di “Patrimonio dell’Umanità” da parte dell’Unesco ormai in dirittura d’arrivo.
E con attività produttive ecoambientalmente sostenibili di beni tecnologicamente all’avanguardia e ad alto valore aggiunto.
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