Tra le numerose carte di Fisiat è stato ritrovato questo toccante intimo excursus sulla vita, scritto per la mamma ammalata nel dicembre del 1978.
Ciao Mamma.
Non potrò venire a trovarti,
ma non mi potrete
impedire di pensarti.
Nulla è cambiato, dalla mia
ormai lontana adolescenza.
Già allora ti amavo, e di te
dovevo fare senza.
Laborioso e fatale
Il fanciullesco destino,
di un bambino adulto,
ed un adulto bambino.
Ora che son diventate
forti le mie mani,
non servono a donarti
tanti domani?
Dimmi Mamma. Al mondo
è meglio capire;
o sognare, continuando
a dormire?
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