Il 15 gennaio prossimo ricorre il centenario della morte di Rosa Luxemburg assassinata nei dintorni di Berlino da paramilitari del governo controrivoluzionario tedesco.
Aveva 48 anni.
Attiva da sempre per l'emancipazione umana e politica dei lavoratori. Intellettuale fiera e combattiva, marxiana innovativa e capace organizzatrice.
Votata alla causa in una fase storica tra le più turbolenti in Europa, in cui lo scontro di classe raggiunse l'acme.
Antesignana testimoniò con la vita la possibilità di praticare la politica con umanità apportandovi qualità.
Onore al merito e imperitura riconoscenza.
I sindaci d'Italia sono preoccupati di cosa può capitare applicando alla lettera il decreto sulla sicurezza voluto e difeso ad oltranza dal ministro dell'Interno. E chiedono di rimetterci mano per espungere quanto non giova o addirittura potrebbe nuocere.
Il ministro anziché apprezzare questo contributo critico – costruttivo li ha definiti “traditori”.
Meglio atei che ipocriti avrebbe detto recentemente Papa Francesco, forse per la semplice ragione che professarsi tali comporta l'assunzione delle relative responsabilità.
Mentre essere ipocriti significa fare i propri comodi senza curarsi d'altro.
Sergio Mattarella Presidente della Repubblica nel suo messaggio di fine anno agli Italiani ha ottenuto ascolti elevati e consensi diffusi. In particolare per il suo richiamo ad adottare comportamenti educati e rispettosi nel fare politica da parte di chiunque rivesta cariche pubbliche e istituzionali ai vari livelli.
E per l'affermazione che il potere di cui si dispone va utilizzato non per prevalere ma per affermare e realizzare con competenza, pazienza e determinazione il bene comune e l'interesse generale.
Tra cui si può annoverare il dare lustro alla carica arricchendola di buoni esempi concreti e di autorevolezza.
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