6 gen 2014

Messaggi di fine 2013.

Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano è stato seguito in tv da 10 milioni di italiani, il 2,8% in più dello scorso anno.

Per dare l’idea delle condizioni di vita in Italia, ha commentato alcune delle decine di migliaia di lettere che riceve ogni anno da cittadine/ini.

Serve il coraggio e la capacità di voltare pagina per fornire risposte a chi la sfanga con fatica, oppure non cela fa più, ed a quanti non si danno per vinti ma sono stati lasciati soli in questa contesa impari, è stato il suo imperioso richiamo alle classi dirigenti; dalla sua posizione istituzionale sopra le parti e di garante della Costituzione e dell’unità nazionale.

Impegnandosi a ricoprire l’alta funzione cui è stato insistentemente chiamato, prima dalle forze politiche che non riuscivano a trovare l’intesa e successivamente dal voto dei tre quarti del Parlamento in seduta comune ,“fino a quando la situazione dell’Italia e delle istituzioni me lo farà ritenere necessario e possibile, e fino a quando le forze me lo consentiranno”.

S’è dichiarato fiducioso sulla possibilità di superare le perduranti difficoltà, se il loro peso sarà ripartito equamente, se si punterà sul lavoro, la solidarietà non abbandonerà chi sta peggio,il governo e il parlamento manterranno finalmente gli impegni assunti, e dialetticamente saldo rimarrà il nostro rapporto con l’Unione Europea.

I falchi di Forza Italia hanno invitato a non accendere la tv e ad esporre il tricolore per boicottare il messaggio presidenziale. L’iniziativa non ha raccolto le adesioni che i promotori s’attendevano, anche se il loro leader –l’ex deputato Giuseppe Moles –ha dichiarato di essere soddisfatto dei 28.000 contatti avuti.

Sul suo blog Grillo, portavoce del M5S, ha tenuto una sorta di contemporaneo contro messaggio, chiedendo alla sua maniera al Capo dello Stato di dimettersi, prima della richiesta di impeachment che il movimento minaccia da un po’.

Circa le elezioni per il rinnovo del Parlamento dell’Unione Europea che si terranno il prossimo mese di maggio, egli ha espresso posizioni politiche vicine alla Lega nord ed alla destra francese della signora Le Pen, molto critiche verso la cessione di sovranità da parte degli Stati membri e della moneta unica, considerate tra le cause dei guai in cui si trovano alcuni Paesi, tra cui l’Italia.

 

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