Da “La Stampa” del 28 ottobre scorso ho appreso che nel circolo del Partito Democratico di Valtriversa a Villafranca non rinnoveranno la tessera il coordinatore ed alcuni altri iscritti, e che gli stessi abbandoneranno ogni incarico ricoperto a livello locale, provinciale e regionale del partito.
Indotti a questo passo da ragioni riportate in sintesi nell’articolo, con l’interrogativo finale: “Esiste ancora il partito che doveva rappresentare il centrosinistra?”.
Personalmente ritengo esista eccome, ed esisterà fino a quando ci sarà un iscritto che opererà affinché il Partito Democratico sia sempre di più e meglio lo strumento delineato dallo statuto per aiutare i militanti e quanti vi fanno riferimento e comunque si impegnano, a realizzare gli ideali che li animano nella realtà di ogni giorno.
Detto questo è necessario come il pane capire bene le ragioni per cui iscritti attivi e dediti lo reputino non più adeguato al punto di rinunciare ad avvalersene.
Interrogarsi su questo e fornire risposte soddisfacenti è vitale, e compete a chi di dovere nel partito fare in modo che si giunga sollecitamente.
Giovando al partito stesso perché consente di rimediare eventuali storture, migliorando credibilità ed efficacia della sua azione.
Dimostrando come persone e organizzazione che anche in casi come questo meritiamo la fiducia dei cittadini per svolgere i compiti importanti che ci competono a tutti i livelli a partire da quello locale.
Convinti che la sussidiarietà consista nel fare tutto quanto si può nella situazione in cui si è, chiedendo eventualmente aiuto per quanto occorre ma è fuori dalla nostra portata.
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