7 apr 2015

Improbabili robot.

Secondo l' Istat si sono persi per strada circa cinquantamila posti di lavoro già annunciati ed attribuiti all'entrata in vigore del Jobs Act, la nuova legge per il lavoro.

In attesa di chiarire come stanno le cose ragioniamo sugli ordini di grandezza che abbiamo di fronte.

Per le imprese assumere nella prospettiva del tempo indeterminato costa meno. Con il petrolio a 50 dollari al barile l'economia se ne giova, anche se non tutto il risparmio si riversa immediatamente in alleggerimento dei costi per le imprese e per le bollette di cittadini e famiglie.

La confermata fiducia dei mercati consente di rinnovare i titoli del debito pubblico in scadenza a tassi di interesse bassi: Bot vicini allo zero, Btp a cinque e dieci anni intorno al 2%.

Draghi con la Bce sta dando a rate 1000 miliardi di euro alle banche europee con l'impegno di impiegarli nell'economia.

Boeri presidente Inps sta attuando una iniziativa di solidarietà che riporti le pensioni superiori ad un tetto consistente entro i limiti di quanto spettante ricalcolato con il metodo retributivo, senza cioè l'integrazione con i versamenti di tutti.

Per realizzare la priorità assoluta rappresentata dal ricupero e dalla creazione di nuovo lavoro, soprattutto di qualità ed in settori ad alto tasso di valore aggiunto, occorre promuovere e favorire l'investimento del risparmio privato nell'economia reale assecondando una propensione del mercato, azzerando i rischi per il capitale investito e corrispondendo interessi che rimunerino per i più il frutto di una vita di lavoro per garantirsi una vecchiaia dignitosa.

A questa scelta sono chiamati in particolare i possessori di patrimoni importanti nei cui confronti non è stata applicata alcuna patrimoniale, come invece ha luogo nei Paesi più sviluppati.

Quindi uno sforzo comune di tutta l'Italia che può, lasciando indenni quanti hanno già dato e/o non possono, perché dispongono solamente del necessario per vivere o nemmeno quello.

Evitando come la peste che riparta l'economia pre-crisi con i responsabili principali ai loro posti come se nulla fosse successo, finalizzando tutto ad impossessarsi della ricchezza prodotta dal lavoro di tutti da parte di pochi, sempre più pochi come alcuni segnali lascerebbero purtroppo intendere.

Con il lavoro reietto che non ci sarà più per tutti, magari sostituito da improbabili robot docili e bastanti a se stessi.

Dimenticandosi della dignità inscindibilmente connessa con l'attività umana che chiamiamo lavoro, a formare un tutt’uno con la vita meritevole di essere vissuta.

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