20 apr 2015

Migranti: ennesima tragedia annunciata.

Continuano ad andarsene all'altro mondo in fondo al mare ed in altri modi indecenti ed insopportabili per noi superstiti.

Donne e uomini in salute, vigorosi, coraggiosi, spesso preparati e con bambini, che hanno più possibilità di farcela a fuggire da situazioni invivibili rischiando la vita.

Le famiglie raggranellano i soldi richiesti dal Caronte di turno, che non li traghetta ma si limita a farli salpare comunque, lasciandoli in balia del mare.

E proprio quando l'Europa, l'agognato Eden, sembra alla portata succede l'indicibile. Chi si salva si ritiene miracolato, nel senso che la religione professata attribuisce a questo termine.

È una strage diabolica cui porre termine.

Considerando madre Terra la patria di tutti nella quale le autorità che debbono decidere: Unione Europea, Onu e/o altri lo fanno e adottano provvedimenti che intanto, subito, salvano la vita delle persone secondo il principio universalmente accettato di "fare per gli altri quanto vorresti fosse fatto per te".

Studiando fin d'ora come proseguire per passare dall'emergenza continua alla soluzione dei problemi che la determinano.

 

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