John Nash 87 anni, Nobel per l'Economia nel 1994, una travagliata ed eccezionale vita personale, familiare di studioso e scienziato, è morto con la moglie Alicia in un incidente del taxi che li portava verso casa loro dall'aeroporto di Princeton nel New Jersey, Stati Uniti.
Erano stati in Norvegia a ricevere un premio dal re Harald V°.
La notorietà del prof. Nash deriva dall'avere formulato per la prima volta nel 1950 un teorema sulla teoria dei giochi, dimostrando matematicamente la nozione di equilibrio tra varie strategie che ciascun giocatore può adottare nel corso della partita. Dove però nessun giocatore ha interesse a cambiare, a meno che non cambi anche quella dei concorrenti.
Perché farlo singolarmente può solo peggiorare la propria posizione.
Questo teorema è stato poi applicato a varie discipline, tra cui alla politica, all'economia, ala guerra.
Se ho ben compreso Nash ha dimostrato che è sempre conveniente per sé tenere conto di quanto può fare l'avversario, non solo giocando ma in tutte le circostanze della vita.
In altre parole alla lunga non conviene badare solo a se stessi e al proprio esclusivo interesse, ma giova consentire che anche l'avversario benefici di qualche vantaggio.
L'esempio che si può portare è il drammatico gioco tra adolescenti in cui vince chi si scansa per ultimo di fronte ad un treno in corsa.
Tutti se ne avvantaggiano se i primi si scansano per tempo consentendo agli altri che seguono di avere più tempo per scansarsi a loro volta.
Mentre se tutti si intestardiscono a scansarsi all'ultimo momento il pericolo aumenta enormemente.
Dopo queste pensate eccelse cos'ha fatto la differenza tra la vita e la morte per Nash e sua moglie?
Essersi banalmente dimenticati di allacciarsi le cinture di sicurezza in taxi.
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