30 lug 2015

1400 anni luce.

Alle autorevoli indicazioni per rimodellare la nostra vita fornite dall'Enciclica “Laudato si'” di Papa Francesco e da Luca Mercalli attraverso i canali di cui dispone ed i suoi libri, e costruire una ecocompatibilità al passo coi tempi, s'aggiunge la calura africana reale e percepita di questo rovente mese di luglio.

Della quale ebbimo un assaggio nel 2003 con 70.000 morti in Europa.

Il quadro si precisa sempre più: di pianeti vivibili come la Terra non v'è traccia nel nostro sistema solare, quindi dobbiamo tenercelo caro.

Anche se in questi giorni ci dicono che qualcosa di simile c'è ma in un altro sistema solare lontano da noi 1400 anni luce, cioè un numero di chilometri che manco si riesce a scrivere.

Qui fa un caldo boia che cambia tutto in peggio; dobbiamo quindi contrastarlo con atti concreti, perché le nostre vigne,  gli ulivi,  i ghiacciai sono lì e lì devono continuare ad esserci e vivere; tutti noi e gli altri viventi con loro.

Non consumando più combustibili fossili: carbone, petrolio, gas che non si rinnovano ed i cui  residui sono la causa dei nostri guai.

Prima che il deterioramento in corso raggiunga limiti di non ritorno: grosso modo nei prossimi venti-trent'anni per intenderci.

Facendo scelte globali – in parte già in attuazione – attrezzandoci mentalmente e materialmente ad essere felici con più e diversa qualità e meno quantità.

Sperimentando ed anticipando nel piccolo liberamente e consapevolmente scelte necessarie, per non esservi costretti poi.

Costruendo su questo tema vitale solidarietà altrimenti impensabili e praticarle prima possibile.

Consapevoli che questo  impegnativo lavoro potrà richiedere ( generare? ) un rimescolamento sociale e nuovi più avanzati equilibri.

 

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