13 giu 2011

1 anno e 73 giorni

Proviamo ad immaginare l’Italia come una famiglia, che oggi ha un debito pari al suo reddito di 1 anno e 73 giorni e su questo paga interessi cospicui. E che per vivere spende più di quanto guadagna, quindi il suo bilancio annuale è in deficit.

Nelle condizioni in cui si trova, il suo reddito può aumentare di circa l’uno per cento all’anno, che non gli basta nemmeno per chiudere il bilancio in pareggio. Quindi la famiglia – Italia è costretta a chiedere altri prestiti, aumentando il suo debito, già tra i più alti dell’Unione Europea.

Per evitare di essere risucchiata in un gorgo pericoloso, deve fare una “manovra” da 40 miliardi di euro da qui al 2014, cioè deve risparmiare. Ma come fa la famiglia – Italia a risparmiare se non riesce nemmeno ad arrivare alla fine dell’anno?

Non resta quindi che lavorare per la ripresa e lo sviluppo, impiegando i denari già disponibili e quant’altri si riescono a far convergere su questo obiettivo. Adottando stili di vita sobrii ed equi e riconoscendo sia il merito, che il diritto per tutti ad una vita dignitosa. Producendo ciò che serve per vivere meglio, attivando il mercato interno ed esportando, curando soprattutto qualità ed innovazione.

Lavorare tutti guadagnando il giusto, producendo ricchezza che ci consenta di restituire nel tempo i prestiti. Dando credito e premiando onestà e dedizione, riducendo la burocrazia, facendola diventare servizio dov’è remora, risparmiando tempo e spese.

Valorizzando i talenti personali nel fare ciò che si desidera e si è capaci, migliorando la qualità del proprio lavoro e l’intraprendenza. Puntando sui giovani, sul loro entusiasmo, sui loro propositi, sulla compatibilità e qualità ecoambientale, migliorabile subito e suscettibile di sviluppo illimitato.

Inducendo, sollecitando, favorendo la capacità di assumersi responsabilità e la sua pratica concreta.

Gli enti pubblici e quelli con ruoli di pubblico interesse, partecipino a questa sfida nella pienezza delle loro capacità operative. Utilizzando competenze, professionalità e risorse per risolvere i problemi, rendendo più fluido ed efficace il lavoro di tutti.

Chiedere, pretendere, ottenere, che quanti operano ai vari livelli istituzionali e di governo, da quello locale a quello nazionale, abbiano come guida, come stella polare, il bene dei cittadini e del Paese. In concorde unità di intenti, dedicandovi il meglio di sé e suscitando con l’esempio altrettanto in ognuno di noi.

 

1 commento:

  1. I tagli lineari alla spesa fatti da Berlusconi, Tremonti e company sono un po' come se quella famiglia, per risparmiare, anziché rinunciare alle vacanze per mandare i figli a scuola, prenotasse tre giorni di vacanza, partisse in viaggio e a metà strada tornasse indietro, poi i figli a settembre "a scuola", ma solo fino a Natale!

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