28 lug 2018

14 anni di Sergio Marchionne alla Fiat.

Per valutare se e quanto siano serviti all'Italia, al lavoro ed ai lavoratori i 14 anni di Sergio Marchionne alla Fiat occorre partire dalla situazione fallimentare per porre rimedio alla quale egli era stato chiamato.

Allo stato e  di massima si  può affermare che il peggio è alle spalle, si sono fatti passi avanti ed altri sono possibili sempreché i chiamati a sostituirlo ed il capitale nel suo insieme non demordano dall'impegno, competenza e dedizione da egli concretamente profusi, e poi richiesti ai collaboratori più direttamente coinvolti ed alle parti in causa.

Alla giusta obiezione di quanti fanno notare che i posti di lavoro in Italia nella galassia Fiat sono diminuiti perché i componenti delle varie vetture, automezzi ed altro in produzione sono realizzati fuori Italia, occorre rispondere con la realizzazione di diversi e più avanzati equilibri per il conseguimento dei quali prevalgano investimenti per le novità, la qualità e la programmazione nel tempo da effettuarsi prioritariamente nel nostro Paese.

L'auto a guida informatica e quella a propulsione con energie rinnovabili, con le innovazioni relative, devono utilizzare l'Italia come realtà già predisposta per svilupparne al meglio le potenzialità con il valore aggiunto di saperi, competenze ed esperienze affermate.

Insieme all'importanza che egli attribuiva nel suo fare al guizzo d'ingegno, alla pensata che risolve ed ai naturali suoi limiti, vizi e virtù, va riconosciuta a Sergio Marchionne la pratica concreta che è l'insieme del lavoro umano a migliorare le condizioni di vita di tutti e per tutti.

 

26 lug 2018

Amnesie.

M'ero ripromesso di ricorrere al "bis" solo in caso di comprovata necessità che adesso mi pare questa: il venire meno del rapporto fiduciario tra eletti ed elettori, di cui non si può fare a meno perché riguarda le decisioni da assumere lì per lì e solo dopo si  può spiegare all'elettore perché e per come.

Il venire pericolosamente meno della fiducia è avvertibile nelle due seguenti  particolari  circostanze.

Donald Trump incontra Putin ad Helsinki e per due ore parlano da soli senza altre persone presenti: un fatto almeno inconsueto. Nella conferenza stampa che seguì i due capi di Stato dicono ogni bene di loro stessi e dei rispettivi Paesi che rappresentano.

Donald Trump torna a casa negli Stati Uniti e lì racconta com'è andata dando una versione quasi opposta a quella di Helsinki!

In Italia è in corso un importante provvedimento di legge di iniziativa del Governo che ha nel titolo la parola "dignità". Si tratta di un documento complesso alla formazione del quale pongono mano una molteplicità di persone e competenze per cui è comprensibile che il testo in divenire contenga via via qualche novità o parti che necessitino di ulteriori messe a punto.

Invece un cenno contenuto nella relazione che pone in guardia dal rischio di perdere posti di lavoro ha sollevato un  vespaio perché ritenuto lesivo del lavoro svolto dal governo. Due ministri hanno chiesto addirittura al Presidente dell'INPS  Boeri di dimettersi perché supposto coinvolto!

In seguito anche  Confindustria ha condiviso il rischio accennato suggerendo modifiche al testo.

In Italia il principio di responsabilità fondato sulla fiducia è nell'art. 54 della Costituzione: “I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore”.

Per quanto concerne gli Stati Uniti i cittadini elettori sanno certamente come regolarsi nei confronti delle amnesie del loro Presidente.

 

23 lug 2018

Sergio Marchionne.

Dicono che Sergio Marchionne stia morendo. Mia moglie ed io preghiamo perché non sia così.

Me se sarà così andrà sicuramente nel posto che si merita, da dove potrà spiegare il molto che ha ancora in serbo.

E di avere fatto del suo meglio per giovare al lavoro, ai lavoratori, agli azionisti del mondo globale a partire dalle singole specifiche realtà nazionali e perfino locali.

Capire come e perché toccherà a ciascuno di noi per potere fare la nostra parte al meglio.

 

18 lug 2018

Cristiano Ronaldo.

Cristiano Ronaldo è un bravo calciatore e ci farà divertire più da vicino giocando nella Juventus. La conquista dell'ambita Champions League è però il risultato che si ottiene per merito di tutta una squadra.

Scusate l'insistenza, ma per mettere in pratica il suo nuovo corso il Partito Democratico può formare ed attivare fin da subito un governo ombra che "governi dall'opposizione" dandosi priorità che caratterizzano la sinistra moderna, come: lavoro per tutti, opportunità ed equa distribuzione della ricchezza prodotta dal lavoro di tutti, giustizia solerte, diritti-doveri, etica, solidarietà, previdenza e assistenza, migranti come disciplinata ordinarietà planetaria in cui tutti facciamo la nostra  parte.

Calcio Mondiale in Russia: una importante passerella di come va il Mondo oggi, come si sta in campo, rapporti tra le persone, grandi masse estremamente composite, in sicurezza anche con il contributo di ognuno. Indicazioni insieme a tante altre da non trascurare. Ha vinto la Francia che rappresenta al meglio tutto questo.

Villafranca d'Asti nel suo piccolo non è stata da meno, vincendo il campionato di calcio cui ha partecipato ed ottenendo la promozione a quello superiore. Per quanto si sa già con ingredienti espressi dal Mondiale. Complimenti a tutti e auguri a bene proseguire.

Donald Trump partecipando recentemente a  iniziative ed incontri in Europa ha definito questo Continente nemico degli Stati Uniti. Forse perché ha incrociato manifestazioni di disappunto, sconcerto, apprensione e dissenso per la sua politica gretta ed egoista, che dal Paese più ricco del Pianeta attribuisce all'ignavia la povertà di un terzo della popolazione mondiale!

L'America è saggia, paziente, operosa, solidale e saprà rimediare ai pochi errori imparando ad esserlo sempre di più.

Ed ora l'auspicio che tutti possiamo godere presto della vacanza desiderata.

 

13 lug 2018

Mai amplesso riuscì così coinvolgente.

Due  donne  ultraottuagenarie - entrambe vedove - conosciutesi da poco, dopo avere parlato un po’ del più e del meno entrano in confidenza.

  • Sai, avevo trent'anni sposata con un uomo che mi piaceva, si andava d’accordo in tutto … però ...;
  • Però … ripeté l'altra incuriosita;
  • A me sarebbe piaciuto avere almeno un figlio o una figlia ma lui non voleva perché allevarli costano fatica e fastidi. A questo penso io, gli avevo già detto più volte, per te non cambia nulla; anzi non dovrai più prestare tutte le attenzioni come adesso per non mettermi incinta;
  • Lui come reagì ? ... insistette l'amica;
  • Non se ne dette per inteso; tenero come sempre, pieno di premure, giocherellone, ma di tenerlo dentro il tempo necessario nemmeno un  tentativo! Qualche malizia la imparai anch'io …: lo strinsi a me nel momento topico ma la gravidanza non arrivava;
  • Ma che diamine, incalza l'amica; potevi farlo ingelosire magari negandoti qualche volta.
  • Ricorrere a sotterfugi non mi piaceva; dire pane al pane e vino al vino come ci eravamo sempre comportati reciprocamente mi pareva la strada giusta.
  • Quindi insistesti ancora con lui o cos'altro ti inventasti ?
  • Quando mi desiderava me lo faceva capire più che con le parole con un rituale tutto nostro da cui traspariva anche l'intensità del desiderio. Attesi con pazienza che si verificasse una di queste circostanze e, per quanto ne sapessi, non solo l'assecondai ma lo indussi ad abbandonarsi al piacere bisbigliandogli: mettimi incinta, mettimi incinta.
  • Perbacco che intuizione hai avuto !
  • Mai amplesso riuscì così coinvolgente ed all'unisono ed il prodotto fu la nostra meravigliosa figlia cui egli dedicò il meglio di sé contraccambiato.
  • Sospiro dell'amica che mormorò quasi parlando tra sé e sé: bei tempi certo e bell'età la nostra allora. E fa ancora piacere adesso sentirlo raccontare.

 

10 lug 2018

Se i buoni non si fanno sentire.

Se i buoni non si fanno sentire il male si propaga e degenera. È quanto m'ha fatto ricordare "L'Amaca" di Michele Serra su "la Repubblica" di qualche settimana fa, in cui l'autore si proponeva di evidenziare delle cose che non vanno anche quanto di buono può esserci o può essere fatto.

Spostare, come riportano i giornali, dal capitolo accoglienza al capitolo rimpatri risorse consistenti destinate ai migranti significa che il ministro dell'Interno ha messo  in pratica di sua iniziativa la  minacciata politica dei respingimenti fin da subito nei confronti di bambini, donne, uomini che fuggono da condizioni di vita così gravi che non vale a dissuaderli l'alto rischio di morire nell'attraversare il deserto o annegati nel Mediterraneo.

Mi sono messo nei loro panni, con il poco che so di essi, ed ho concluso che fuggirei anch'io così; lo affermo ritenendo di rispettare anche spirito e lettera della nostra Costituzione. Certo disciplinando il flusso da Paese civile e valorizzando gli ospiti.

Mentre con mia moglie abbiamo adottato a distanza due ragazzine-ragazzini africani aiutandoli a casa loro come desiderano.

Mi hanno raccontato del calvario per ottenere dal Servizio Sanitario Nazionale la prenotazione di una visita dermatologica in tempi ragionevoli per anziano soggetto a neoformazioni maligne. Due ospedali adìti prenotano soltanto da settembre-ottobre per fine anno inizio 2019; uno di essi ha suggerito di avvalersi della possibilità di prenotare entro 30 giorni pagando 70 euro.

L'ospedale Cottolengo di Torino ha prenotato invece senza problemi per la fine di agosto di quest'anno

La manutenzione ordinaria di beni di proprietà pubblica o pubblici per destinazione è tra i problemi del nostro tempo. Si tratti della pulizia di caditoie stradali con griglia per la raccolta e lo smaltimento delle acque meteoriche, o di rimediare a dissesti del manto bituminoso di strade urbane, oppure di interventi su edifici – scolastici in particolare – ed anche di viadotti stradali le cui strutture sono particolarmente sollecitate ed esposte al degrado.

Manutenzione per mantenere integri e sicuri nel tempo i beni di cui si tratta, prevenendo incidenti e disgrazie, risparmiando risorse ed utilizzando mano d'opera altrimenti inoperosa.

Se si allargasse il discorso alla stabilità dei terreni si può affermare fin d'ora che i benefici sarebbero tali da indurci a dolerci per non averci pensato prima. Parchi, alberate, aree boscate e brulle trascurate o abbandonate del tutto. Interi versanti degradati ed a rischio scoscendimenti, smottamenti o peggio.

Di certo non si parte da zero, ma possiamo fare tutti un po’ meglio; occupandoci dal bene in cui abitiamo e del suo intorno prossimo. E poi via via mettendoci ciascuno del proprio dove si ha titolo a fare, o chiedendo a chi di dovere di farlo.

Ricordando, sollecitando ed all'occorrenza pretendendo sia fatto.

 

3 lug 2018

Dalle stelle alle stalle.

Il leader della Lega anziché dire come intende contribuire a risolvere come tale i principali problemi degli italiani: lavoro che non c'è, debito pubblico che aumenta, economia che stenta, poveri che crescono, giustizia che soffre, parla d'altro e rilancia dicendo che vuole stare al governo per trent'anni e per riuscirci spara  la "superlega" a livello europeo dopo avere stentato a riempire il pratone di Pontida.

Chi se ne intende racconta che un ego così sfrenato caratterizza i geni oppure persone che nell'infanzia hanno ricevuto affetto al disotto dei desideri e/o dalle aspettative e ne hanno patito.

Tutto questo proprio nei giorni in cui le stelle del calcio: Ronaldo e Messi escono di scena dal Mondiale in Russia perché non basta essere eccelsi se il contesto non accompagna.

E perché il contesto accompagni occorre che l'eccellenza sia manifesta e contenga il necessario di propedeuticità per avvalersene; e di fare scuola dando tempo al tempo.

Solo pur risonanti ed immediati risultati favorevoli accrescono incentivate aspettative difficili da soddisfare, alimentando il malcontento personale e sociale ed anche qualcosa di più, innescando una spirale perversa di cui si ignorano le conseguenze.

Tra le possibili quella che gli elevati dalle esagerazioni stellari si trovino a fare i conti nell'oblio delle stalle.

Ovvero: "Dalle stelle alle stalle".

 

2 lug 2018

Ha diritto di asilo.

Migrano i migliori perché hanno più possibilità di farcela e diventano di esempio e di riferimento per altri che decidano di tentare a loro volta.

L'abbiamo capito da un po’ ed è confermato dall'esperienza maturata in  questi anni.

Costellata da eventi drammatici nei quali hanno perso la vita decine di migliaia di donne, uomini, bambini.

Nei deserti da attraversare, lungo le coste in attesa dell'imbarco, tra le onde del Mediterraneo solcate da natanti a perdere forniti e gestiti da organizzazioni malavitose e lasciati in balia degli eventi alle prime difficoltà.

Per gli approdati sul suolo italiano scattano le verifiche per accertare il diritto ad avvalersi di quanto dispone l'art. 10 della nostra Costituzione: "Lo straniero al quale sia impedito nel suo Paese l'effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto di asilo nel territorio della Repubblica, secondo le condizioni stabilite dalla legge".

Ad oggi meno del 10% della popolazione italiana è costituita da migranti che hanno goduto di questa possibilità; non pochi hanno successivamente ottenuto la cittadinanza.

Il senso di ospitalità che caratterizza da sempre gli italiani ha aiutato ed aiuta tuttora la loro integrazione, puntando sulla diversità come risorsa aggiunta.

Nel frattempo è cresciuta la consapevolezza che le modalità di cui ci sa avvale ancora per raggiungere l'Italia, per rimanervi o da utilizzare come ponte verso altri Stati dell'Unione Europea, non siano più sostenibili e che altro vada pensato e fatto in aggiunta ai pure notevoli passi avanti già compiuti.

Accordi intercontinentali tra Europa e Africa è l'obiettivo su cui puntare, magari anticipandoli con intese tra Stati, come già verificatosi nell'attuale fase di transizione.

Tenendo conto che la libera circolazione delle persone nel Mondo globale non è un accidente cui rimediare in qualche modo, ma condizione storica permanente ed irreversibile.

Dipende dagli interessati farla diventare un'ulteriore occasione di sviluppo e progresso fra tutti e per tutti.

Non snaturando certo costumi, stili di vita, storia, tradizioni di ospitanti e ospitati ma arricchendoci liberamente tutti del meglio di ciascuno.

In un reciproco paziente e perdurante confronto che ha nel quotidiano lavoro che ci accomuna l'occasione migliore per dare concretezza al buono possibile.